venerdì 30 aprile 2010

Lo Stronzo d'Orlando



Percorrendo la Statale 16, l’antica Via Flaminia, in direzione Rimini, poco prima di Fiabilandia sulla destra c’è un’antica pietra miliare (“milia passum” mille passi). Già nell’antica Roma le strade costituivano una rete basilare di comunicazioni molto ben organizzata, diventando fondamentali per le loro necessità militari e commerciali. Senza di esse l’Impero romano non avrebbe avuto quello sviluppo che tutti quanti abbiamo ben studiato sui libri di storia. Ai giorni nostri, una pseudo-capitale del turismo deve essere raggiungibile, e Rimini non lo è. Bene ha fatto il Presidente della Camera di Commercio Maggioli ad esternare sul Sole 24 Ore tale piaga locale: il famoso progetto della “dorsale adriatica”, quel veloce sistema viario e ferroviario in grado di collegare il valico di Tarvisio a Venezia e Taranto lungo la nostra costa, è caduto nel dimenticatoio. Peggio, i cantieri dell’alta velocità, la linea ferroviaria che avrebbe dovuto essere una delle strutture portanti della dorsale, si sono diretti da Bologna verso il Tirreno, lasciandoci con un palmo di naso e di turisti.  I nostri tribuni della plebe eletti in Regione se ne fregano altamente di questo, l’importante è dirottare flussi di persone, merci e danaro verso il capoluogo. Bisogna dirlo, è cosi, la ghiotta Bologna e la sfigata Romagna. A livello locale è inutile al momento insistere: i nostri amministratori sono troppo impegnati a gestire il “particulare” anziché il generale, l’importante è appoggiare il TRC e le presidenze ad esso collegate. Rimbocchiamoci le maniche, è il primo maggio, festa dei lavoratori, cambiamo giunta a Rimini il prossimo anno e spingiamo per la nascita della Regione Romagna, sopprimendo qualche Provincia. Sarebbe l’inizio di una nuova era, autonomi e decisi. Il nostro turismo ne gioverebbe assai. Ed anche la nostra economia. Abbasso i tortellini, viva gli strozzapreti.

Rimini, 1 maggio 2010

Comitati riuniti “Rimini Città Unita” , “No a questo TRC” e “No a questa giunta”.