mercoledì 28 aprile 2010

Verità Negate

Com'è possibile che il più grande industriale riminese venga fatto passare per una testa calda? Con l'apertura e la gestione di CastelSismondo, con la decisione d'investire sul Teatro, aveva dato un sano impulso alla Fondazione, una gestione illuminata e condivisa da tutti..eccetto il vero Padrone. La colpa non è di Aureli, ma della conduzione politica ed economica della Città, fatta eccezione per qualche eccellenza produttiva, il mercato sembra sparito come il turismo. Nel resto del paese si assiste ad uno scontro tra innovazione e conservazione, da noi il primo partito non ha riferimenti, solo effetti speciali, annunci dalla brandina, che hanno permesso al maestro di raggiungere Bologna, un Piano Strategico del quale non parlano più, salvando faccia e decenza urbanistica, un trasversalismo giocato alla luce delle candele da chiesa, la password comune recita che nulla deve cambiare, inventata da Mussoni, usata da tutti. Fare l'elenco degli autori di questo disastro sarebbe compito di una sana e libera stampa, aggettivi inusuali per carta, video e partiti. Usiamo il caso Aureli per quello che rappresenta, i nostri allarmi da ochette del mouse, hanno spaventato al punto che ci hanno silenziato in cambio di trenta denari ed una presidenza, se avessimo la possibilità di ampliare il megafono, siamo sicuri che qualche cosa cambierebbe, il Sindaco sicuro.