lunedì 19 aprile 2010

Eyjafjallajokull

L’onda di cenere del vulcano islandese non si arresta. E’ caos nei trasporti di tutto il mondo. In Italia, come negli altri paesi europei, sono stati sospesi i voli e gli esperti prevedono che l’eruzione continuerà ancora a lungo. Non essendo possibile volare, moltissimi viaggiatori hanno preso d’assalto gli scali ferroviari,Trenitalia ha comunicato che sono stati inseriti nel servizio quotidiano ulteriori convogli Alta Velocità nella tratta “Milano-Bologna-Roma”. Benissimo. Ma non si poteva fare qualcosa di più? No, perché sulla tratta Bologna-Bari l’Alta Velocità non esiste. Semplicemente perché il progetto Europeo “Corridoio Adriatico” (delibera del Consiglio Regionale E-R n.270 del 3.4.1996 pubblicato sul B.U.R. n. 87 del 25.7.1996) sembra sia stato affossato.
Non si è saputo più niente. Perché? Il progetto europeo, relativo anche al trasporto ferroviario, prevedeva la realizzazione di una linea AV da Alborg fino alle Regioni adriatiche: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Da sottolineare che a pag. 4 della delibera citata, rilevato che l’attuale sede ferroviaria è a ridosso della linea di costa, impedendo un’ulteriore espansione, si legge: “ ..Questo impone la necessità di arretrare alcuni tratti dell’attuale linea ferroviaria con indubbi vantaggi socio-economici-ambientali”. Regione capofila: Marche. Contributo erogato dall’Unione Europea per lo studio di fattibilità: 1 milione di ECU (1 ECU nel 1996 = 1.970,41 Lire) Scadenza per la presentazione dello studio : anno 2010. L’allora Presidente della Regione Emilia Romagna : Pier Luigi Bersani.
Dalle ricerche effettuate e informazioni ricevute, sembra che il progetto non abbia incontrato i favori della Regione Emilia-Romagna per “non generare ulteriori e più importanti motivazioni per avvalorare la creazione della Regione Romagna”, che Bologna e tutti i suoi Presidenti di Regione, da allora ad oggi, non vogliono.
E’ questo il vero motivo per cui è stato cassato il Corridoio Adriatico, relativo al traffico Ferroviario? Se così, è molto grave aver perso la possibilità di spostare a monte alcune tratte della ferrovia Rimini-Bari con finanziamenti Europei, spostamento importantissimo per tutte le città della costa romagnola ed adriatica in generale.
In tal modo si è sprecata una opportunità per creare una linea AV che, oltre a collegare velocemente le regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia (con gli evidenti benefici economici) sarebbe anche servita come linea alternativa alla Bologna-Firenze-Roma nei casi di necessità, di incidenti oppure, come ora, che le linee aeree non sono utilizzabili. Purtroppo la “politica” dipende in maniera diretta dalla “lungimiranza” dei politicanti che la praticano e tutti i cittadini sono costretti a subirne le conseguenze.
Del resto, che gliene importa ai nostri attuali amministratori locali di pensare in grande, noi abbiamo già il TRC….. e l’Agenzia ad esso collegata.

Comitati riuniti “Rimini Città Unita” e “No a questo TRC” e “No a questa Giunta“
 Rimini, 19 aprile 2010