lunedì 19 aprile 2010

Pironi vs Apparato

All'indomani dell'elezione di Pironi, avevamo ipotizzato che il suo mandato sarebbe stato un fachiraggio. Non sono bastati gli agguati per indebolirlo, si è passati dalla guerriglia alla spietata lotta in consiglio, la mancanza del numero legale è il massimo della perfidia politica. Raggiunto il ridicolo, non avendo seri argomenti per contestare l'operato del Sindaco, inventano una mancata consultazione da parte di consiglieri con tante armi informative e con una mano, dimenticando la testa, che può alzarsi o rimanere ferma per esprimere una volontà, ammettendo che esista. L'Apparato l'ha giurata a Pironi, i nemici sono dotati di una sigla da combattimento, Galli Boys come ad Harlem, la colpa di Massimo è stata quella di avere stravinto contro le indicazioni dei Gnassi's, peccato mortale avere ricevuto anche i suffragi delle parrocchie. Ce lo ricordiamo bene il guerrigliero, appoggiato prima al Consorzio delle Feste dell'Unita, poi Cna, poi..  la solita carriera politica, consigliere, segretario comunale, assessore comunale, quando perde di brutto contro Pironi, è pronto per lui il ripagante posto di assessore provinciale, lavorare non se parla, come insegna il modello candidato a Sindaco di Rimini. Un sistema accettabile come quello riccionese, che ha sfornato un personaggio vincente come Pironi, viene minato dal sistema di potere che sta uccidendo un partito, lo rende inavvicinabile, composto da tanti senza arte ne parte, in attesa dell' incarico istituzionale, abituati a ragionare sull'appartenenza agli schieramenti, bel movimento di fenomeni, strabattuti dai loro elettori, continuano una lotta che si ritorce contro la Città, se vi consola, potete continuare ancora per molto prima di raggiungere il livello riminese.