lunedì 9 luglio 2012

Costretti

La crisi endemica di notizie definibili politiche od amministrative ci costringe al commento delle Tendenze, che nel linguaggio gnassiano, ormai adottato dai quattro gazzettini locali sono feste, feste ed ancora feste. La convocazione di un Consiglio è merce rara come i turisti, non esiste un soldo per i prossimi anni sempre che non arrivi qualche acta ad commissarium, resta la mole infinita ed uguale di avvenimenti che ripetono su larga scala le vecchie notti romane e milanesi, musica, danze, fuochi scarpato con l'apparizione del Giovane su balconi, palchi, moli, pub, discoteche. Il giorno dopo si riuniscono i quindici addetti stampa di comune e provincia ed emanano bollettini entusiasti. Noi la vediamo diversa, molto, completamente diversa la situazione. Chi sbaglia? Il nostro unico bagnino amico, uno dei più affollati da sempre della riviera nord, ha dichiarato senza alcuna presenza gialla fiammante che registra (si fa per dire) almeno il 30% in meno di presenze, le notti e la saraghina non hanno spostato di un ombrellone l'amara statistica. Non chiediamo più da quale collinetta cna il Mago Galli riesca ad intravedere auto, treni e perfino aerei che scaricano indomiti presenziatori dei festosi fine settimana, la nostra pensione di riferimento, ieri pomeriggio, domenica ancora rosa, ore 16,05 registra 7 auto parcheggiate, destinate domani a diventare 2. Fate apposta per salvare il vostro sederino provinciale, dovete dire qualcosa per dimostrare che esistete, avete la pallida idea di cosa stia succedendo in Italia e per una volta anche a Rimini? Provate ad amministrare, almeno tentate, lo ha fatto anche Ravaioli, è vero c'era Melucci che da solo vale due Giunte Gnassi, voi non provate nemmeno, saltate il centrocampo della Città, gettate la palla sperando che qualche attaccante isolato faccia gol nella rete piena di saraghine.