lunedì 23 luglio 2012

Fuga da Rimini

Ieri mattina è andato in onda un remake dei film dell'orrore metropolitano, la Fuga da Rimini. Centinaia, migliaia di macchine si sono messe in moto caricando bagagli, bambini ed anziani al seguito per dirigersi verso l'autostrada del ritorno. Il tempo era troppo brutto anche a 19 euro al giorno, la nostra pensione di riferimento quasi deserta per tutta la settimana aveva avuto la fortuna d'incassare sabato cinque macchine che hanno prontamente aderito alla corsa mattutina, una vera toccata e fuga. L'allarme meteo è stato inoltrato venerdi pomeriggio per non spaventare i turisti che dovevano arrivare, in compenso i pochi presenti lo hanno preso sul serio, se ne sono andati. Non vogliamo diventare il blog delle sfighe, non avendo scelto Gnassi abbiamo una partecipazione minoritaria alle colpe del dramma economico, sociale, finanziario che stiamo vivendo. Il coraggio dei Pasquicchi raggiunge la sfrontatezza, si augurano che il commissariamento finisca in settembre, sono stati obbligati ad emettere bond con tassi argentini per colmare il buco provocato, Bankitalia ha dovuto ingiungere di non presentare più i vecchi colpevoli spolverandoli come innocenti. La Banca ha anticipato il destino della Città, uno degli istituti modello preso ad esempio per la sua oculatezza gestionale era diventato uno sportello di insolvenze, una discesa agli inferi paragonabile al destino della vecchia capitale turistica. Gli elettori ci hanno messo del loro, l'arrivo del Giovane con la Band di contorno fungerà da acceleratore della crisi, il salto dalla ruota sarà una soluzione interessante.