domenica 8 luglio 2012

Dopo M

Leggiamo volentieri Linkiesta, un blog intelligente, chic naturalmente radical, formato quasi interamente da fuoriusciti comunisti o sinistri critici ma non troppo. Rimane una lettura interessante per capire cosa succede nel Pd, inutile aggiungere che sono tifosi di Monti, pur non lesinando qualche professorale pungolatura. La parabola discendente del professore scelto dalla Merkel ed indicato da Giorgio sembrava inarrestabile, l'ultimo cenacolo europeo è stato accolto dalla stampa amica come miracoloso mentre la lettura dei mercati rimane impietosa. Sono rimasti i tagli, operazione dolorosa ed impossibile nel nostro Paese eccetto che per le province sulle quali chi conosce Vitali si entusiasma. A Monti succederà il Mario non giocatore, lo ha detto l'ex migliore ormai destinato a platee da festival paesano e lo ha confermato Peppino Caldarola, giornalista di lungo corso, cameriere della sinistra riformista, uno che nel suo intenso girovagare rimane sempre legato al carro comunista o come si chiama l'ultimo autobus. Le primarie per Bersani sono troppo pericolose,  interne erano un fallimento, aperte a tutti le perdeva, allora cosa di meglio della riconferma del Bocconiano, che le ha provate tutte per affondare il paese e non partorire una sana e corretta patrimoniale, poteva perfino essere contrabbandata come di sinistra. Grillo applaude, stanno facendo tutto da soli, il più bravo è il Giovane di Tendenza, la strada intrapresa lo porta all'opposizione, amministra a colpi di saraghina. Qualcuno ha letto quanti debiti ha il Comune di Torino? Anche loro hanno giocato con i derivati, noi abbiamo inventato la Holding.