Adesso la giunta ha presentato un nuovo progetto di ri-ri-ri-riqualificazione
del centro storico già in corso che prevede, slogan, di "riappropriarsi del
centro", da chi poi non si sa. Utilizzando quell'asfalto rosso così ad
effetto
che è molto più caro dell'asfalto normale ma sempre asfalto resta. L'Anello
Rosso: non potendo fare l'anello verde ci si butta sul rosso. In realtà ci si
appresta a dare alla lobby del centro storico quello che le si toglierà con
il
nuovo centro commerciale vecchia fiera. Con 2 mani tolgo con un ditino do.
Personalmente non vedo il motivo perché un commerciante del centro storico
debba avere maggiori tutele di una della Gesualda ma non servirà comunque
questa cura. Il centro storico sarebbe da tutelare almeno sotto 1 profilo:
quella della sua centralità sociale e funzionale, riferimento per l'intera
provincia. Hanno spostato: uffici comunali, tribunale, scuole, uffici
ministeriali, vigili... praticamente tutto in periferia: è chiaro che la
sorte
del centro è segnata. Solo i 1100 avvocati che vi graviterebbero se il
tribunale fosse in centro come ovunque da Bologna (S. Mamolo), Ancona (vicino
al Comune), ad Arezzo (appena fuori Porta Crucifera), Milano, Roma etc., solo
qui l'hanno messo in periferia. Se snaturi il centro delle sue funzioni è
chiaro che alla fine ne muore e "centro" non è più, anelli o non anelli. La
gente non ha più motivo di recarvicisi (avvocati e professionisti, studenti
medi che lo coloravano all'una etc. sono spariti ed erano migliaia e come si
dice fra commercianti "gente chiama gente"); la zona a sud non ha parcheggi -
vedere una Feltrinelli semi-deserta! - i mezzi pubblici lo evitano. Tutto è
stato de-centrato, molto spesso, per logiche di speculazione edilizia, vedi
tribunale appunto.
Milo Pascale