sabato 14 giugno 2014

Il Centro

Adesso la giunta ha presentato un nuovo progetto di ri-ri-ri-riqualificazione del centro storico già in corso che prevede, slogan, di "riappropriarsi del centro", da chi poi non si sa. Utilizzando quell'asfalto rosso così ad effetto che è molto più caro dell'asfalto normale ma sempre asfalto resta. L'Anello Rosso: non potendo fare l'anello verde ci si butta sul rosso. In realtà ci si appresta a dare alla lobby del centro storico quello che le si toglierà con il nuovo centro commerciale vecchia fiera. Con 2 mani tolgo con un ditino do. Personalmente non vedo il motivo perché un commerciante del centro storico debba avere maggiori tutele di una della Gesualda ma non servirà comunque questa cura. Il centro storico sarebbe da tutelare almeno sotto 1 profilo: quella della sua centralità sociale e funzionale, riferimento per l'intera provincia. Hanno spostato: uffici comunali, tribunale, scuole, uffici ministeriali, vigili... praticamente tutto in periferia: è chiaro che la sorte del centro è segnata. Solo i 1100 avvocati che vi graviterebbero se il tribunale fosse in centro come ovunque da Bologna (S. Mamolo), Ancona (vicino al Comune), ad Arezzo (appena fuori Porta Crucifera), Milano, Roma etc., solo qui l'hanno messo in periferia. Se snaturi il centro delle sue funzioni è chiaro che alla fine ne muore e "centro" non è più, anelli o non anelli. La gente non ha più motivo di recarvicisi (avvocati e professionisti, studenti medi che lo coloravano all'una etc. sono spariti ed erano migliaia e come si dice fra commercianti "gente chiama gente"); la zona a sud non ha parcheggi - vedere una Feltrinelli semi-deserta! - i mezzi pubblici lo evitano. Tutto è stato de-centrato, molto spesso, per logiche di speculazione edilizia, vedi tribunale appunto.
Milo Pascale