martedì 10 giugno 2014

I Compagni G&M

Dal compagno Greganti Primo al compagno Marchese Giampietro, consigliere regionale del Partito Democratico in Veneto, nato a Chiarano in provincia di Treviso nel 1957. Ultimo (?) esponente democrat finito in carcere per finanziamento illecito ai partiti nella maxi inchiesta sul Mose, il sistema di dighe mobile che dovrebbe salvare Venezia dall’acqua alta ma non ha risparmiato la laguna da uno scandalo per corruzione che potrebbe rappresentare solo la punta di un iceberg capace di travolgere il sistema dei partiti in Italia. I giornali del regime renziano, con il Carlino in ottima posizione, si sono affrettati a chiarire che il mondo colpito è quello antico. Ex Pci, Dc, Psi, confluito poi nel Pd o Forza Italia. Le colpe vengono gettate per comodità e falsità giornalistiche su Galan e la sua mega villa. Si sussurrano i nomi di Bersani e Fassino, il nuovo padrone italico invece non sapeva niente. Ci penserà Cantoni. La sfiga, in questo caso, non dissimile dai tanti altri, è stata quella di incontrare un magistrato non legato a correnti. Per non sbagliare però ha tirato la rete dopo le europee. Carlo Nordio del quale da tempo non sentivamo le manette si era allenato indagando su Occhetto e D'Alema, archiviati per eccesso di silenzio. In questi anni Nordio ha spesso denunciato il silenzio sulle tangenti rosse. Non è questo il punto quanto il ripetersi ormai del modello. Vale per opere da cinquemila miliardi o quelle da centinaia di milioni. Si inizia sempre drammatizzando un problema reale, si saltano le procedure esistenti da sempre come le Leggi Merloni, si arriva alle aggiudicazioni ad partitum. Dopo il Compagno G, l’arresto di Marchese riporta il Partito nell’incubo delle inchieste. Cercano di salvare Renzi autore di una performance insperata, il tentativo di gettare le colpe sul vecchio Ds è quasi comico. I personaggi colpiti e quelli da perseguire sono un continuum politico. Gli scandali scoppiati a Siena, Sesto S.Giovanni e Venezia hanno le stesse matrici e finalità. La differenza è il comportamento della magistratura, questo è il vero problema giudiziario. Come al solito vogliamo dedicare una piccola riflessione sulla nostra Capitale del Turismo 19 euro. Quanti articoli abbiamo esaurito per denunciare opere incompiute, mai iniziate od ingigantite? Varianti per tutti i gusti e consumi? Per il momento esiste solo un'indagine su Aeradria che ha colpito quasi all'ingrosso la politica e l'imprenditoria riminese. Sembra che anche i recenti disastri associativi possano prendere strade penali. Un coacervo di voci, conti e..debiti pubblici che non hanno ancora una doverosa definizione giudiziaria. Ma Renzi non sapeva niente, è la sentenza giornalistica uscita. Per attrezzarsi all'opposizione, a Rimini, la terra più facile da conquistare, hanno deciso di nominare il Morollli..Buono ad organizzare feste, come capogruppo.