domenica 8 giugno 2014

Lettera ad un Pesaresi

Gent. Ulisse Pesaresi,
Presidente di quello che resta dell'Edilizia Riminese.
La parte concordabile delle sue lamentose considerazioni è il numero del..calcestruzzo, ridotto ad un ottimistico venti per cento, grazie ai lavori insperati del Ponte Sfiga. Se facevano, come voleva il committente Gnassi, un Bailey, eravate vicini allo zero. La condanna per la vostra categoria arriva dalla storia della Città. Eravate la prima forza economica, ma invece di puntare, al pari dei resti della nostra imprenditoria, sulla qualità, avete fatto incetta di ricavi "drogati" come la vittoria del Salvatore Renzi. Scommetto che avete votato in massa. Non ho mai sentito pronunciare in questi anni dalla vostra potentissima specie, un discorso impostato sulle prospettive di sviluppo. Avete pensato che il miracolo del laterizio fosse un S.Gennaro ripetibile, senza invocare un processo programmatico, applaudendo l'incedere delle ..Varianti. Vi siete adirati, fintamente, quando Gnassi, fintamente, ha chiuso il rubinetto a tutti che non si chiamino Cagnoni. Stiamo morendo anche per mancanza di un Piano Regolatore. Dove sta andando la nostra Città? Sulla Ruota magari festeggiando una Notte, una Parade o le sparite Acque di Viserba? Avete permesso la fusione culturale con la miopia imperante, anche le rivendicazioni all'Amministrazione di oggi riecheggiano il vecchio e stantio teatrino. Il vostro problema o dramma è quello di tutti, riassumibile nei famosi 19 euro al giorno per gli albergatori. Un prezzo ridicolo, ma purtroppo obbligatorio per continuare a lavorare. Un mondo fatto da una clientela povera che influisce pesantemente anche sugli altri settori commerciali. Assenza di guadagno, grandi numeri che durano poche ore, ma conti economici fallimentari. Quante sono le imprese rimaste nel vostro settore? L'elenco dei falliti o fallendi è impressionante. Sono spariti i soliti noti. E' stata una vittoria o la sconfitta di tutti? Risorse mancanti che ovviamente non fanno girare l'economia, mettendo in moto le necessarie riqualificazioni che ridistribuiscono ricchezza nella città. Come si diceva una volta il turismo è la nostra FIAT, oggi dobbiamo aspettare il Melucci di turno che ci porta la versione Herraniana dell'Hell's Kitchen. Si mette a fare concorrenza nelle feste al suo amico Gnassi. Ognuno il suo evento..funebre. Prima di Marchionne ci sono stati venti anni di auto sbagliate. A Rimini nello stesso periodo ci siamo cullati sugli allori di una facile economia che sembrava inesauribile fucina di guadagni evadibili o eludibili. Sono spariti i ricavi e le possibilità di nasconderli. Prima di preoccuparci del Teatro, senza tenere erbacce sulle mura, avremmo dovuto fare le fogne e magari un..Piano Regolatore. Avere il coraggio di affermare che il balneare non poteva essere sostituito dallo slogan chicchiano dei cento turismi e delle destagionalizzazioni. Foriere delle grandi opere come Fiera, Palas e Trc. Stronzate che ci stanno affondando. Gnassi è l'allievo prediletto dei Guru Chicci, Gambini e...Nando Fabbri specializzato in aeroporti. Miramare da sola rappresenta, con le puttane nel Pil, oltre la metà della nostra capacità ricettiva. L'abbiamo seppellita sotto una inesistente Città del Benessere. Il quadro peggiora con l'attuale sindaco. Non va oltre l'annuncio, come diceva il mai rimpianto Bersani: pettina le bambole. La strategia turistica è quella della quattro feste al pub. Assistere ad un consiglio comunale è puro istinto sadomaso. La sua relazione, Pesaresi, mi consenta, manca della doverosa chiarezza condita dalla necessaria dose di autocritica. La vostra categoria, come tutte le altre, rappresenta il totale fallimento della Città. Cercate di rianimarvi, eleggendo a Presidente di una spenta Camera di Commercio il rappresentante di un'altra categoria moribonda? Quattro funerali, ma neanche un matrimonio per la Città. Non avete mai cercato una visione comune, ma i soliti accordi per spartirvi il mercato, una volta fiorente. Non potete emendarvi consegnando alla mala politica tutte le colpe. Voi c'eravate e come!!! Una grande occasione persa è stata proprio eleggere un Presidente della Camera di Commercio senza un mandato strategico chiaro e preciso, in grado di mettere insieme un progetto unitario di rilancio di questa città. Il Piano Strutturale dimenticato, con il Delegato, in uno dei tanti cassetti delle incompiute, a voi servirebbe per fare qualche casa in più? Le figurine di Ermeti invece vengono giocate ed esibite nelle manifestazioni del Palazzo. L'unica realtà innovativa è la Ruota. Può servire per tante cose, la più utile è guardare la Città come è ridotta. Ci faccia un giro. La maggioranza degli imprenditori non ha partecipato a scelte scellerate. So bene che diagnostico una medicina amara, ma questa è la cura da cui partire. Potete continuare con i tanti Piccari, sempre meno stipendiabili ed ancora meno spiritosi e con un Gnassi, diventato improvvisamente vecchio con il suo finto giovanilismo. Ha maturato quasi 30 anni di marchette contributive, tutte di natura politica, un bel record, difficilmente superabile. Si può anche ritirare.

 P.S.
Giornalista del...... le concedo la liberatoria per pubblicare, interamente queste allegre considerazioni. Non ecceda nelle "sue" riflessioni. Condivide la necessità di aprire finalmente un dibattito in Città, o non è ancora arrivato l'ordine dalla Bologna di Renzi?