giovedì 26 giugno 2014

Europa: a che punto ci siamo ridotti

Neanche a farlo apposta, dopo l'articolo del Cancelliere di ieri, è arrivata la prova di quanto l'Europa non valga nulla. Nella giornata di ieri il vertice governativo sloveno avrebbe dovuto incontrare il ministro degli esteri russo Lavrov per definire il progetto del gasdotto South Stream. Gasdotto di cui gli americani sono acerrimi nemici e per il quale praticamente hanno fatto scoppiare la guerra in Ucraina. Appena diffusa la notizia dell'incontro con Lavrov, l'ambasciatore americano a Lubiana ha “ingiunto” ai vertici sloveni di non effettuare l'incontro. Il bello è che Bruxelles, di cui la Slovenia fa parte, è stata zitta. La morale è facile da capirsi. Cose del genere avvenivano 40/50 anni fa nell'America del sud dove l'ultimo ambasciatore americano dettava la linea politica di tutti i paesi dell'America latina. Se succedesse adesso in sud America quello che è successo ieri a Lubiana, il malcapitato ambasciatore verrebbe accompagnato al confine a calci nel culo. Dal che si desume, visto che nulla è successo, che oggi la mitica Europa vale molto, molto meno del sud America di cinquanta anni fa. 
 Woland

P.S.
Obama ha chiamato la Boschi, che chiamasse Renzi. Ha ordinato "sanzioni" più dure per la Russia, che notoriamente con noi non intrattiene rapporti commerciali. Tradotto nel fallimentare linguaggio turistico riminese dell'ultima spiaggia, possiamo staccare i cartelli in cirillico ancora presenti sulle due profumerie rimaste.