domenica 29 giugno 2014

La Molo

Da professore quale sono desidero commentare tecnicamente, lapidariamente, en passant, la "Molo". Orbene sfatiamo dunque: detta manifestazione, lungi dal "fare da apripista" alla Notte Rosa al contrario la svuota, la indebolisce, la annacqua e ne è annacquata, dal punto di vista del carattere delle 2 feste ora quasi indistinguibili e sovrapposte: i 200.000 di ier sera NON verranno settimana prossima alla NR. Inoltre, trovo triti i luoghi comuni e i mantra "identario", il vecchio marinaio riminese che dà una pacca sulla spalla al giovane nottambulo strafatto etc. Ciò premesso Io Amo, amo questa festa almeno per 1 motivo: pur datata - il sapore è quello degli anni '90 - essa ha il pregio ai miei occhi di far incontrare il mondo giovanile, settario, i-ni-zia-tico, della Notte, con le famigliole, il pensionato curioso, la casalinga inquieta etc.: 2 mondi che non si incontrano mai ed in questa circostanza, forse, i detrattori pensano che sì, le Discoteche hanno un loro perché ed un loro fascino. Il personale ricordo che serberò di questa edizione, ricordiamo che parliamo comunque di numeri, competenze, sforzo organizzativo che poche città si possono permettere, sarà la felliniana immagine di decine di giovani pieni di birra che orinano in Mare come in un rituale apotropaico, ed anche forse perché si rendono conto che tanto la pipì sempre lì finirebbe. Infine,nota di servizio: l'assenza del Ponte Deviatore ha penalizzato i dj set più prossimi a via Coletti, Iole etc.
 Prof. N. Pascale