Da professore quale sono desidero commentare tecnicamente,
lapidariamente, en passant, la "Molo". Orbene sfatiamo dunque: detta
manifestazione, lungi dal "fare da apripista" alla Notte Rosa al contrario la
svuota, la indebolisce, la annacqua e ne è annacquata, dal punto di vista del
carattere delle 2 feste ora quasi indistinguibili e sovrapposte: i 200.000 di
ier sera NON verranno settimana prossima alla NR. Inoltre, trovo triti i luoghi
comuni e i mantra "identario", il vecchio marinaio riminese che dà una pacca
sulla spalla al giovane nottambulo strafatto etc. Ciò premesso Io Amo, amo
questa festa almeno per 1 motivo: pur datata - il sapore è quello degli anni
'90 - essa ha il pregio ai miei occhi di far incontrare il mondo giovanile,
settario, i-ni-zia-tico, della Notte, con le famigliole, il pensionato curioso,
la casalinga inquieta etc.: 2 mondi che non si incontrano mai ed in questa
circostanza, forse, i detrattori pensano che sì, le Discoteche hanno un loro
perché ed un loro fascino. Il personale ricordo che serberò di questa edizione, ricordiamo che parliamo comunque di numeri, competenze, sforzo organizzativo
che poche città si possono permettere, sarà la felliniana immagine di decine
di giovani pieni di birra che orinano in Mare come in un rituale apotropaico, ed anche forse perché si rendono conto che tanto la pipì sempre lì finirebbe.
Infine,nota di servizio: l'assenza del Ponte Deviatore ha penalizzato i dj set
più prossimi a via Coletti, Iole etc.
Prof. N. Pascale