domenica 22 giugno 2014

La Chiusura della Provincia

In tanti hanno capito che la ventilata chiusura delle province così come prospettata, concede oneste considerazioni anche ai poltronari occupanti. Da mesi Vitali, uno che non avrebbe mai ragione "a prescindere" offre sostanziali contributi per inserire l'ennesima promessa di Renzi tra le patacate simil Trc. La cosa allucinante è che nessuno gli risponde. Ho l'impressione che aspettino la..Tosi prima di parlare. E' diventata in questo panorama dalla conformazione pecorile, una delle poche movimentiste. Quello originale a 5 stelle si perde in mille cazzatine, utili (forse) nell'immediato, ma senza consegnare una immagine governativa delle cose accettabile e soprattutto comprensibile. Vorrei ricordare a qualche amico riccionese che la guerra elettorale è finita. Sarebbe giusto e doveroso pensare a qualche forma di collaborazione, non astiosi commenti sui decibel. L'unica persona nel ristretto clubino riminese con il distintivo a forma di mattone, che non si "deve" lamentare è Vitali. Eppure, lo ripeto, le sue parole, anche se perdono efficacia recitate dal pulpito scaduto sono tutte condivisibili. Mi verrebbe da chiedere, se non fosse inutile, al M5S, di organizzare un incontro con il decaduto, dopo avere espletato quelli più urgenti sulle mafie. Vitali è uomo abbandonato dal suo partito, proprio per questo fornitore eccezionale di una serie di particolari importanti. Certo che se quando faceva l'auricolare di Ravaioli e Melucci avesse espresso le pesanti (condivisibili) espressioni che si leggono perfino sulle fotocopie locali..con il cavolo sarebbe diventato Presidente della Provincia. In ogni caso la verità è apprezzabile da qualunque fonte provenga, perfino dal Pd. Le impostazioni sbagliate si proiettano nel futuro, le pagheremo noi, occorre fare meno danni possibili, l'esempio del Trc ormai figlio del povero asciugamano è calzante. Occorre fare gli esami del Dna per capire chi sono stati i genitori creativi. Per il momento rimangono Dalprato e la Nipote a rivendicare l'opera. Da quello che si capisce, l'allarme istituzionale è alto: la titolarietà della Provincia passa in automatico sulla pista ciclabile di Gnassi. Le battute sono facili e sprecate. Una legge pastrocchio. Si dovrebbe nella fase transitoria nominare un "tecnico" magari il Segretario della Provincia senza spendere una enormità per persone già inutili adesso. Si inizia la riorganizzazione dall'alto, eliminando il pollaio di consulenti, addetti alla stampa e propaganda, salvando, tanto lo fa da solo l'eterno..Riccardo Fabbri. E' riuscito a fare eleggere Nando Fabbri e Vitali. Se fossi in Corrado Paolizzi ci farei un pensierino.