sabato 26 giugno 2021

Sarà difficile

L'esito delle primarie bolognesi fotografa i
l regime politico governante gran parte della regione. Bologna è il business center. I candidati erano due: Isabella Conti sindaco di S.Lazzaro, folgorata anche lei sulla via di Renzi e Matteo Lepore, allevato a Legacoop ed Università. Curriculum migliore della Petitti, sempre dentro lo stesso recinto protetto. Un altro predestinato dal sindaco uscente. Conoscono solo questo gioco, implementato dalle sardine rimaste a secco e solite liste della solidarietà. Il materiale non manca, attinto dal loro mondo popolato da: cooperative, sindacati, multiutility pubblico-private, centri accademico-professionali. Le "cerimonie" del Pd svolte tra pochi intimi a Roma e Torino mostrano invece un partito con i cartoni in mano. A Rimini? Sistemato il forlivese che ha inventato un aeroporto per le galline, sembra ci sia un fiorire di candidature che "dovevano" essere subito assunte come necessarie. Barboni, Marcello sono i prescelti in grado di compattare una triade partitica, litigiosa e volutamente perdente. Poi, per caso (?) arriva l'invenzione del Professor Cappiello: Giuseppina Morolli, instancabile ed apprezzata sindacalista della Uil. Sono curioso di leggere le motivazioni che inventeranno per la cancellazione anche di questa proposta vincente. Ha le stigmate (vere) di una Petitti con l'esperienza di tre Jamil. Il sicario chi sarà? Spero che il destino di una città, per una volta, prevalga sulle instancabili velleità perdenti. Rimane sempre in pista il Mio Paesani. Conteremo alla fine i voti che saranno determinanti. Il Pd è volato a Roma. Il prelato e pelato del Nazareno, in lingua francese, ma sempre chic, dovrà gettare in alto la monetina e scegliere. Rimangono Ceccarelli e Indino, come probabili easy rider su Ducati al posto di Gnassi. Nicola Marcello non sa metterla in moto? Sarà difficile riuscire a..perdere.