sabato 26 giugno 2021

Il Limes di Rimini

RIMINI SUD, TERRA DI CONFINE .... RIVAZZURRA E MIRAMARE VERO E PROPRIO "MONDO BARBARICO OLTRE IL LIMES"
Tra i concetti più importanti della storia romana, che è poi gran parte della nostra stessa storia, vi è il cosiddetto “Limes”, ossia il confine tra l’impero romano e il mondo dei barbari, visto come molto di più che una semplice barriera fisica o geografica. Osservando le mosse geopolitiche riminesi degli ultimi decenni e calandole in quelle dell'antica Roma, la "cartolinica" Rimini centro, in una iconica rappresentazione storica, potrebbe vederla impersonare Roma, Rimini sud il Limes di Roma e Miramare e Rivazzurra, l'inizio del mondo barbarico oltre il Limes. All'astante che solca i territori oltre il Limes di Rimini, infatti, appare che tutto ciò che sia vietato o, quantomeno, non permesso nella cartolina e nel confine, sia autorizzato nel mondo barbarico. Eppure, una parte del mondo barbarico un tempo era denominata "la PERLA delle SABBIE"...., ricordi sbiaditi, certo, ma non meno di quelli della cartolina che quale plus, al mondo barbarico, ha sempre avuto gli assett perpetui delle svariate amministrazioni. Cerchiamo di non essere ipocriti, se l’emergenza sanitaria del 2020 ha significato il momento peggiore per la riviera riminese, per la parte Sud (il Limes) e per il Mondo Barbarico, frequentati da turisti tradizionali, la crisi era iniziata molto prima e tutta Rimini, indipendentemente dalla pandemia, stava (e sta) incorrendo in un declino che sembra inarrestabile. Da prima della classe, Rimini è finita dietro la lavagna ed il mondo barbarico, addirittura fuori dalla porta della classe stessa, quasi non fosse parte di Rimini. I problemi sono molteplici e non si vuole, in queste poche righe, aver la pretesa di affrontarli in modo compiuto. Atteniamoci agli (ENORMI) problemi attuali, legati alla fatiscenza delle strutture ricettive (alberghiere e turisticoresidenziali) ed alla difficile ripartenza per la stagione 2021, anche alla luce della regressione del virus e dei contagi. Purtroppo, oltre alle croniche problematiche di fatiscenza del mondo barbarico, l'esercente che si trovi ad operare oltre il Limes (ossia tra Bellariva e Miramare...) deve fare i conti con le carenze evidenziate dall’ordine pubblico, inconciliabili con la realtà turistica. Belle (e Belli) di notte, storicamente tranquillamente affaccendati sul lungomare da Bellariva a Miramare, oggi invitano ed adescano direttamente anche dalla passeggiata, proponendo i propri favori (a pagamento, ovviamente) ai passanti. Giocatori di abilità, comunemente detti "pallinari" quotidianamente allestiscono le loro agili bische itineranti, pronti a spennare chiunque si creda più abile delle loro truffaldine dita. Nomadi, asserragliati in caravan, oppure bivaccanti in tutta tranquillità nei "sontuosi" giardini di Rivazzurra e Miramare, giocano a rimpiattino con le divise e chiunque altro tenti di allontanarli, irridendo ogni tentativo di tenere pulite le zone da essi "abitate". Ma, dulcis in fundo, non possiamo non soffermarci sullo SPACCIO di sostanze di origine vegetale o sintetica che, agendo sul sistema nervoso centrale, provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica... insomma... volgarmente dette "droga" per le nostre semplici menti. Lo SPACCIO, senza alcun dubbio il vero fenomeno in enorme crescita nel 2020/2021, quest’anno è talmente evidente che a partire da un certo orario pomeridiano giovani (e meno giovani....), scorrazzano allegramente su biciclette e monopattini (magari acquistati con il bonus...) sul lungomare e sulla passeggiata, al fine di scambiarsi, alla luce del sole (e dei lampioni) sostanze stupefacenti per danaro (a altri favori), senza alcuna remora per la presenza di passanti. Il turista medio (che non voglia usufruire di detto servizio) ha in genere dure reazioni, classificabili in ordine crescente ma ormai necessario e succedaneo: 1) lo sdegno personale per l'indecente spettacolo; 2) la giusta lamentela con l'esercente l'attività turistica di cui si serva, dello stato di paura nel frequentare la zona a mare dal pomeriggio alla sera; 3) la promessa (ormai troppo di sovente mantenuta) di non far più ritorno né in Roma (Rimini Centro) né nel suo limes o oltre .... insomma... addio Rimini e ai suoi spettacoli indecenti. Il colpo d'occhio della zona tra Bellariva e Miramare è poi desolante Una miriade di alberghi e altre attività chiusi, recanti un laconico cartello VENDESI/AFFITTASI. Un commercio asfittico e monotono nella sua monocolturalità intensiva e standardizzata, uguale a sé stesso e nella sua offerta, rendendo la passeggiata molto più simile ad una casba orientale, disordinata e triste, pur nella sua molteplicità di colori, che pone più di un interrogativo sulla sua effettiva capacità di sostenersi solo dal punto di vista commerciale. UN PARCO DEL MARE in perenne e cronico ritardo su tempi, programmi e cronoprogrammi, idoneo a provocare più disagi che benefici alla maggior parte degli anziani ... attuali (e in realtà SOLI) frequentatori del mondo barbarico. Oltretutto, alla cronicità dei cantieri scadenziati durante la stagione balneare, gli operatori non ricevono risposte in merito a date e proseguo dei lavori, non avendo interlocutori che normalmente colloquiano con cittadini interessati. Insomma, il Mondo Barbarico è lasciato in balia di sé stesso (e la cosa è già un problema in quanto tanti, troppi esercenti non sono vittime ma parte del problema) e Roma (Rimini Centro) preferisce fare finta che si tratti di terre oltre il Limes, quindi non di competenza dell'amministrazione cittadina. Ma così non è! Il Mondo Barbarico è parte necessaria di Roma (Rimini Centro), la parte del Comune che inizia a Bellariva e termina a Miramare ha pari diritto e dignità della cartolina e VUOLE CESSARE DI ESSERE LO SGOMBERO DEI PROBLEMI, la discarica del non voluto. Giorno per giorno le combriccole di giovani (e meno giovani) spacciatori, perlopiù di etnia albanese o nordafricana (ma non solo, ovviamente .... i nostrani ne hanno pieno titolo...) acquistano sempre più territorio, spartendolo unicamente con le belle di notte ed i biscazzieri da strada. L'ordine pubblico, ieri un miraggio oggi è una chimera e noi, i cittadini e gli esercenti delle TERRE BARBARICHE, ci rifiutiamo di sottostare pacificamente a questo scempio che non solo si consuma sotto i nostri occhi, ma incrementa la sua portata. A fronte di tutto ciò, sembra che le risposte vadano cercate, unicamente, nell'illuminazione di punti sensibili come la spiaggia. Ma.... La luce da sola non ferma i malintenzionati. La luce da sola non impedisce alle belle (e belli) di esibirsi. La luce da sola non blocca le palline nelle campanelle. Ma soprattutto, ... La luce da sola non disfa le palline di nylon, contenenti le sostanze stupefacenti che passano di mano in mano indefessamente ed in modo capillare. Il Mondo Barbarico ha diritto allo stesso ordine pubblico che si vuole rendere nel resto del Comune e che, tra parentesi, probabilmente non è neppure quello ottimale ma certo è "mei che gnint". Oggi, nel passeggiare tra Bellariva e Miramare si assiste al "gnint" .... o meglio ... al trionfo della delinquenza che preso il controllo del territorio, ne dispone come meglio crede, irridendo qualunque tentativo delle forze dell'ordine, volenterose ma totalmente insufficienti, di porvi rimedio. Qualcuno di qualificato HA L'OBBLIGO DI INTERVENIRE poiché se oggi lo spaccio, la prostituzione, i pallinari e gli zingari sono una molteplicità solo pericolosa per le persone e letale per il turismo ... domani sarà LETALE ANCHE PER LE PERSONE, rendendo inutile qualunque reazione dello Stato, sia esso centrale che locale.
 Gli ESERCENTI DEL MONDO BARBARICO