sabato 5 giugno 2021

Non sopporto il Pd

Parlo della mia antica avversione politica. L'amico Manaò, con foto d'archivio, cerca di riesumare inutilmente una figura d'altri tempi. Ho fatto con orgoglio l'assessore del Pci, per venti anni, attraversando giunte ripiene di personaggi quasi leggendari, rispetto allo stagno odierno. Siamo scaduti nella social politica, la degenerata parvenza di quella
 cancellata per non avere lavato le mani. Gnassi perderà, con la cosmica leggerezza. Ha dilapidato, un poco alla volta, un patrimonio che avevamo costruito anno dopo anno. C'erano i partiti, non l'antipolitica. Il centrosinistra, perfino a Rimini, comprese le periferie, potrebbe ancora vincere se i cittadini riuscissero a trovare, usciti di casa, il seggio. Al centrodestra serve il risultato nazionale, per questa unica, ma secondo Repubblica valida ragione, le prorogheranno come le concessioni demaniali. Chi vince a Rimini? Il Carlino ha pubblicato il "presagio" compilato in casa Pd. E' perfino ridicolo anche nella parte considerata seria. Non c'è dubbio che i garantiti siano ancora tantissimi, ma trasformarla in una bega condominiale, segnala il rosso dell'informazione. La differenza dal recente passato l'ha fatta il covid. Abbiamo tolto gli anelli dal naso e dai balconi. Le bandiere insultavano la ragione. Il "colpo" iniziato con Conte si è perfezionato con Draghi ed ultimato con il Generale più famoso. Hanno usato la democrazia parlamentare, con indicazioni "suggerite ed imposte". La propaganda sta ultimando il compito. Sembra che faccia più effetto il sole di Astrazeneca. Meloni e Salvini potrebbero vincere a Roma e Milano, ma Rimini per loro è da ..Barcaiolo. Dovremo fare da soli. Preparati Lucio, dopo Gnassi ci vuole il guardaroba all'altezza. Il Teatro ed il Castello possono però continuare a dialogare.