giovedì 24 giugno 2021

Non si nasce..imparati

Ho letto, come sempre, i due giornali di Rimini, uno per Gnassi ed eredi, l'altro solo per il Pd, ma trattato come fosse ancora il Pci. Due palpabili differenze anche nelle narrazioni di quello che succede a Rimini. Non è diverso dall'accaduto nelle città metropolitane che hanno raggiunto accordi sulle candidature, dopo sfiancanti trattative. Non ci sono più le organizzazioni intermedie, rappresentate dai partiti
 che assolvevano la parte più delicata dei confronti. Oggi si vince con i civici se riesci a convincere Morrone che non ci sono solo quelli che inventa lui. Troppo facile. Si, il desiderio di una facile battuta ha preso il sopravvento. Rimane però l'ostacolo ancora insormontabile di una presenza nociva per il risultato finale. E' troppo difficile capire che si batte il successore di Gnassi solo con una forte coesione? Se non la trovi cosa significa? Privilegi le tue misere postazioni rispetto alla vittoria mai così vicina? Il Mio Lucio non è il nemico apparso improvvisamente in piazza, da sempre lavora, investe, crea in città. E' un imprenditore della Rimini che abbiamo costruito. Era diventato il regista prediletto dal Principe, dopo Fellini. Il bunker del centrodestra si è chiuso aspettando indicazioni dall'alto. La stessa colpa, forse più grave, vale anche per il minuetto piddino. Sono andati, pentiti, al Nazareno, il Seminario che conta. Hanno l'alibi della sparizione del partito voluto da Renzi. Almeno copiate da quelli che in 70 anni hanno costruito un regime. Avete sempre rifiutato l'ingresso nel sistema, diventato il pedaggio dell'inciucio, ormai trentennale. Vi hanno fatto sparire i quartieri sotto il naso ed hanno inventato i civivo. Dove fate l'opposizione? In fila alla Fiera del vaccino. 
PS Morolli, però Giuseppina, ottima indicazione. Voglio vedere chi spara.