domenica 5 settembre 2021

Le Vision di Melucci

Chi ha conosciuto l'organizzazione comunista, anche di sbriscio, capisce che la divisione tra le due correnti (principali) è fortissima. Quella ufficiale di Gnassi, gode però dei servizi del Carlino, l'ammiraglia dell'informazione (?) riminese che odia Riccione, ma sopporta Coriano. Non parliamo di Bellaria, hanno cacciato il Bel Nando (Fabbri non Piccari) e donano Ceccarelli. La corrente tradizionale di Melucci, sta risalendo la corrente, come fanno le instancabili trote dei sondaggi. Leggo sempre con interesse quello che scrive Maurizio sul blog che non voleva nessuno, dopo i "problemi" della Cna. Pazientemente, lo ha trasformato nel controcanto al Principe. Lui è il più pericoloso avversario di Gnassi. Potrei fare un lunghissimo elenco di quelli che hanno sempre (nell'ombra o ombrellone) lavorato per il Sindaco. Qualcuno è stato confortato da incarichi sindacali, una volta appannaggio del centrodestra. Moda, commercio e turismo lo rivelano. Settant'anni di assoluto dominio non si cancellano facilmente. Maurizio Melucci ha sempre avuto una predilezione per gli oroscopi elettorali. Fu uno dei primi ad adottare il criterio del ponderabile e forse possibile. Rimane il fatto che è ancora a galla, in un partito sciolto negli acidi corrosivi. Rimane, largamente, il migliore dei mestatori in quel campo. Ho letto, sul suo Blog, un'altra interessante analisi, sempre con due verità. Terminato il riassunto dei candidati e delle liste, consegna la vittoria al primo turno, alla "sua" Bellini, controfigura tibetana della Petitti ed a Jamil, intimo del suo nemico e per la proprietà transitiva della vendetta, suo nemico. Nel caso, l'intero cds e liste di sostegno, dovrebbero sparire. Il mio blog sarà il primo. Le Vision di Melucci le ritengo cadute di stile e verità. Il ballottaggio è la cosa più naturale. Poi...la collocazione e scelta della Lisi sarà importante. Non entro nel campo delle chiromanti anche balneari. La cosa che mi ha colpito però è l'affondo che Melucci ha penetrato nei confronti dei bagnini. Non sono più sicuri. La famosa "fuga" dalla sala di Cesenatico, inseguito da tutti gli imprenditori, quando interpretava la figura dell'assessore regionale al turismo, non riesce a perdonarla. E' rimasto attaccato alla Bolkestein, dopo avere "variato", come vice sindaco riminese, uno dei piani spiaggia più supini ai desideri di Mussoni, allora incontrastato e premiato ras degli arenili. Contraddizione che vuole espiare facendo il duro e cercando di mettere in difficoltà le forze politiche che per atavica ignoranza o interessi immediati, stanno in balneare silenzio. Solita furbizia da asporto. Il tuo (fino a prova contraria) Sindaco e la tua (vera) Nipote hanno concesso le proroghe ai bagnini. Secondo l'innata furbizia dello scrittore, il Pd avrebbe invece parlato chiaro e forte, chiedendo una legge di riordino. Avete confusione in casa? La Direttiva è chiara: ci vogliono i bandi. Il resto sono chiacchiere da..Tibet o da Pd, con Melucci, alle volte coincidono.