venerdì 10 settembre 2021

Il Respiro di Viserba


Ho rubato l'areobico titolo al Corriere per Gnassi e Melucci. La fedele cooperativa giornalistica è stata premiata con la candidatura di una (quasi) giornalista, estratta a sorte nell'unico Festival dell'Amicizia con i grillini della Lisi. Dopo oltre due anni di cantieri aperti, lavori infiniti, buchi nel formaggio ferroviario, la propaganda diventata più aggressiva e sfacciata in concomitanza dell'avvenimento elettorale, perfino prorogato per i lavori, ci comunica attraverso il selfista Morollino, che il (primo) buco nero lungo 200 metri è pronto. Vi immaginate la festa dei padroni delle nostre notti? Prima verrà inondato dai graffiti, niente di male, per diventare la sede naturale del turismo stanziale. Non ho mai letto un post piddino/a che lamenti l'invivibiltà della nostra città. Sono "garantiti" anche contro la delinquenza? Per arrivare alla formulazione di un altro progetto demenziale, hanno preso la "rincorsa" stradale lungo la Via Mazzini per arrivare dove volevano: grande distribuzione, con la scusa della vicinanza scolastica. Complimenti ai monopattini di giunta. Un consesso da preservare. La cooperativa che produce un giornale, ha pubblicato: Viserba torna a vivere. Potete organizzare un corso per spiegare la "vision" dei lungomari? Siete partiti in piena pandemia, con le due solite ditte che non hanno bisogno di bandi per coprire un lavoro ancora da stimare, ma lungo una decina di chilometri. I lungomari erano previsti interamente pedonalizzati. I primi inevitabili problemi, pur in piena clausura, hanno fatto capire (?) l'autentica stronzata. Allora i monopattini Frisoni hanno deciso i primi timidi cambiamenti. Uno scenario per pantofole, deve oggi sopportare anche il traffico pesante. L'aspetto inquietante è il miscuglio di velleità e necessità stradali. Pedoni, ciclisti, monopattini, bici assistite, carrozzine, macchine, camion e bus compongono il menù quotidiano. Ci fossero stati i quartieri vi avrebbero lapidato in piazza. Questo non è amministrare, ma uno spreco borioso di pubblico denaro. Quanto ci metteranno i cittadini, sedotti da Jamil, a capire il trucco della cipria? Le palme ed i sahariani cespugli alla prima bora di sabbia, scompariranno. Chi pagherà la manutenzione? Saranno ca..di Ceccarelli. Lavoro per Anthea?  Siamo arrivati alle comiche e qualche inevitabile incidente. I cittadini non sanno dove andare. Le figure per terra sono sparite alla prima sgommata, ognuno fa quel ca..che gli pare. Orribile confusione di ruoli e spettanze che l'apertura delle scuole renderà visibile anche ai locali civivo. Però l'ennensima inaugurazione è fatta. Sperate nella vittoria, noi passeremo un anno, non solo 100 giorni, per esaminare i buchi.. neri, lasciati. Li manderemo con il solito piccione al Carlino che non vede l'ora di..chiuderli.
Attilio Massimo Lugaresi
Candidato Noi Amiamo Rimini