domenica 19 settembre 2021

Pianificazione = Bestemmia


Uno dei temi assenti, in questa brevissima campagna elettorale, dopo due anni di clausura che hanno esaurito voglia di riscatto e protesta, è la Pianificazione. Evocarla è una bestemmia. Così, da oltre dieci anni, evitano la blasfemia politica. Perfino uno strumento vincolante come il Piano Regolatore è trasformato, dal coreografo di corte, in una raccolta di disegnini dello "strategico" Ermeti. Una delle figure misteriose, con doti e pennelli magici. Ha fatto sparire il suo turismo. Alle volte è difficile spiegare gli "innamoramenti" del sindaco. Il successore, da me ascoltato nel confronto con la simpatica Mona Lisi e Ceccarelli, ha mostrato una debolezza ripetitiva sconcertante. Il girare con l'album per le risposte alle domande (?) della Rinaldis, non appare scelta rassicurante. Ceccarelli ha stravinto. In compenso quei tre/quattro coglioni che lo denigrano a comando, usando l'affascinante scoperta della sua nascita ad un chilometro dal confine riminese, fanno pena. I grillini invece sembrano rimanenze della politica. Ognuno si piazza dove vede il "reddito" migliore. Dopo il miracolo di Croatti, giustamente, anche Ghinelli, chiede la ripetizione. Luigi Camporesi invece ha chiuso. Dispiace, poteva avere e dare di più. Nel mercato attuale a 2 stelle, sarebbe uno statista. Pianificazione, termine sconosciuto, mai usato. Il trucco non prevede regole. Gettare acqua gasata da una piscina, non è previsto dal Rue. Però devastare 13 chilometri di costa, invadendo terreno pubblico e privato, cancellando servizi, senza sostituirli, significa violare il codice del corretto amministrare e prendere per il c..gli elettori. Tanto Io sono Io e voi andate a parcheggiare alla Fiera. Il Principe si alza, saluta i dirimpettai ed ordina il menù del giorno. 
Con quale strumento sono stati eseguiti i bizzarri lavori sui lungomari? L'urbanistica diventa la fabbrica delle improvvisazioni? La confusione, spesso cercata, per "oscurare" le vere ragioni, trova giustificazione nella stratificazione di più strumenti urbanistici. Al Piano Regolatore, nel toast, hanno aggiunto un (maledetto) Piano Strutturale che si occupa di tutto, tranne gli aspetti (strutturali) come strade, parcheggi e grandi servizi, definiti in apposite cartografie. Passando al Rue (regolamento urbano edilizio) la dimostrazione dei cattivi natali, è riscontrabile nelle continue modifiche. E' impostato come strumento di pianificazione, mentre nel quadro normativo di riferimento, il termine Urbano, voleva concedere la possibilità di intervenire su piccoli e mirati aggiustamenti di pianificazione. Terminato il "sorvolo" rapido e formale, posso aggiungere gli ulteriori strumenti "indefinibili" dal punto di vista del riconoscimento normativo. Piano Strategico e Piano di Sviluppo (?). Nei ricorsi ai tribunali amministrativi, è stata la stessa Amministrazione Comunale, dicono i giornali, ad ammettere che le citazioni dei suddetti pseudo piani, nei provvedimenti di diniego emessi, voleva solo rappresentare una mera prospettiva e che le motivazioni delle bocciature fanno riferimento esclusivamente agli strumenti vigenti a partire dal Prg del..1994. Un successo clamoroso. La Nipote è orgogliosa. Secondo l'Amministrazione, lo strumento che doveva recepire queste (future) previsioni era Il Poc. Fra l'altro nella "confusione" voluta sotto il cielo urbanistico, il Poc è già stato superato da una nuova normativa regionale. Contrordine compagni, si torna ai vecchi Piani Regolatori. Richiamerei Chicchi. Regalerò a Ceccarelli, come lascito testamentario, il mio scritto. La continuità di Jamil è (anche) questa. Nel foglio, non gli avevano scritto niente. 
PS Foto: Mobilità a singhiozzo e pianto
Attilio Massimo Lugaresi
Candidato Noi Amiamo Rimini