giovedì 9 settembre 2021

Non ce l'ho con loro.

Sono loro che insultano la verità. Mi ero imposto una settimana di ramadan giornalistico, giurando di non leggere il Carlino. La mia candidatura, rivolta alla Lista di Paesani, mi ha costretto ad interrompere il digiuno che stava già arrecando qualche strano malessere da antica dipendenza. Il giornale per Gnassi, a Rimini, ma, in compenso, contro la Tosi a Riccione, forte della consolidata coerenza è riuscito a superare l'altissima asticella della informazione..di parte. Un gara quotidiana che dura da dieci anni. Problema solo politico? Non credo, sono operazioni che vengono da lidi molto più potenti. La piccola cooperativa giornalistica si accontenta di premiare i giornalisti mettendoli in lista con Jamil. Non possono fare sbarcare nel Porto di Rimini finti migranti richiedenti asilo di notte. Abbiamo già il pieno sui lungomari e giardini d'estate. Il giornalista, più piddino degli altri, ha confezionato un articolo interessante per capire come funziona la propaganda a senso unico. Usano tutti, anche Dodo. Segnale di una regia che prevede anche la nebbia del Castello ed il Rino da Venezia. Il nostro Fellini della politica, il grande ed inarrivabile Fabrizio Bronzetti, sta confezionando la migliore delle sue coreografie per sindaci improponibili. Però non dite che il Pd non ha più soldi, fate morire dal ridere o pensare al tabaccaio in fuga. Il regista e coreografo comunale, vista l'insufficienza mediatica di Jamil, usa il vecchio trucco di fare parlare Gnassi. In questi dieci anni aveva rispettato un fragoroso silenzio. Manuel Spadazzi intervista Gnassi. Era ora. Non l'aveva mai fatto. Nello stesso tempo le dichiarazioni (condivisibili) di Ceccarelli, da perfetto sindaco, sull'uso del Ponte di Tiberio, chiuso come i lungomari, senza creare alternative, hanno goduto di spassose interpretazioni del circo gnassiano. Ho letto alcune davvero carine. Non si sono accorti di quello che succedeva in Aeradria e fanno i censori (ironici) del candidato del centrodestra nato a Bordonchio? L'intervista a Gnassi ha concesso un corretto pareggio all'informazione. Il Principe è in scadenza, prorogata dal suo governo, che gli ha permesso almeno due inaugurazioni con Bonaccini. Vi immaginate i labirinti dei lungomari cosa avrebbero prodotto se fossero stati ancora dei cantieri? Già fanno incazzare adesso dopo la bendizione del governatore, poi le undici liste del Pd non sarebbero state in grado di ingaggiare i pendolari della politica. Gnassi regala una forte reprimenda, tanto forte da apparire almeno sospetta. Il "soprammobile" Lisi viene accusata di volere solo poltrone. I grillini, professionisti nell'appoggio fortunato del culetto, farebbero i compari dell'anello, solo per nominare Croatti come assessore? Non cito le offese a Ceccarelli: il centro storico di Rimini non è la Cagnona. A Bellaria non hanno pensato alla piscina e nessuno la ha prescritto.