venerdì 24 settembre 2021

Meglio una Merkel o un Drago?

Paragone quasi impossibile. Sono merkeliano, da sempre. Figura potente, anche nella sua parsimoniosa eleganza. Ha governato per 16 anni, rappresentando la maggioranza dell'elettorato tedesco. Draghi rappresenta Repubblica, Corriere, La Stampa e la disperazione del Pd. Ha tutto il mondo imprenditoriale, con il Sole di Bonomi, ma non conosco il suo valore elettorale. Lo dico, da tifoso dell'altra politica. Una volta non si sarebbe seduto sullo scranno più alto. Un pontefice e commissario politico, mai eletto. Abbiamo avuto, non facendoci mancare niente, anche due predecessori per fallimento finanziario. Diversi tra loro nel temperamento e risultati. Carlo Azeglio Ciampi è stato un signore della finanza prestato. Monti uno sbaglio fatale. Dal pugno di ferro con la Grecia alla crisi siriana: nei 16 anni a capo della Germania, la leader tedesca ha imposto all’Unione la prevalenza degli interessi economici e politici della sua nazione, senza mai avere una visione davvero unitaria. Prima la Germania è stato il suo motto. Non ho notizie di sbarchi a Berlino. Ha difeso per 16 anni solo i loro, mentre Draghi sembra voglia rappresentare, come dipendente, quelli dell'Unione. Una politica che l'Europa ha seguito obbediente. Nonostante la fiera ed indomita resistenza di Sassoli e Gentiloni, più volti ripresi a Bruxelles, incatenati per protesta. Domenica i tedeschi votano. Anche loro si sono rifugiati nel "green" colore intercambiabile ed abbinabile a pale e cemento. Fai una lista, la colori e pensi di potere fare tutto. C'è una potente impresa che sembra abbia vinto l'inesistente bando comunale. Come non sapevo che il "grande" suggeritore di Gnassi, avesse preso il Turquoise. Il Bronzetti che avanza, deve però tenere sotto controllo il gestore. Tutti dobbiamo abbassare toni e pretese, magari caro Jamil, smettere di promettere e copiare.
 
Attilio Massimo Lugaresi
Candidato Io Amo Rimini