lunedì 20 dicembre 2021

Domenica con Melucci

Rimane uno dei pochi "amanuensi" che usano la politica cittadina e (spesso) oltre come bussola. E' anche il suo datore di lavoro, anomalia che gli permette di essere sempre lo stesso. Nei mie (tanti) anni impegnati ad amministrare, ho avuto punti di riferimento indimenticabili, come Diotallevi, soprattutto Cagnoni e devo ricordare anche Massimo Conti. Irripetibili nelle loro gigantesche differenze. Nel partito zeppo di funzionari pagati con le salsicce 2 X mille, regnava la cultura dettata da Rinascita. obbediente agli schemi culturali. Mi ero iscritto alla giunta. Ho conosciuto la città e pochi amministratori veri. Finito il solito giro. Melucci, ironicamente, non è la sua qualità migliore, afferma che la Qualità della Vita è un parcheggio riminese introvabile. Aggiunto. Primi per posti letto, primissimi per la vendita fallimentare degli stessi. Eppure esiste una Presidente che gioca (ancora) con il bicchiere delle presenze mezzo pieno. La qualità degli alberghi, mezzi vuoti, è pessima. Per questo a Riccione vogliono candidare un pensionato della sanità. Può curare Rimini da lontano. Melucci dice che l'indagine a 24 Ore avrebbe dovuto fare riflettere. Chi secondo te? Il Carlino che decide come addobbare le notizie? Oppure pensi ancora al sindaco che non volevi? Le nostre strutture ricettive hanno necessità urgente di un grande progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana. Riduzione delle strutture, nuovi servizi collettivi, parcheggi e spazi verdi. Se pensiamo di vincere la sfida della competizione con il bonus facciate (meglio di niente) e l’arredo urbano diamo una lettura sbagliata della realtà. Questa, vecchio compagno di avventure diessine, mi piace. L'hai preparata per la Nipote, piuttosto presuntuosetta, anche nella versione (unica) in monopattino? La rivoluzione la facciamo con il suo Rue? Quali sono le regole od i piani che questa giunta, forse peggio delle altre, persegue? Nelle pagine programmatiche di Sadegholvaad, ho trovato del gnassismo che tracimava con le promesse mai mantenute ed i lungomari mai (allora) citati. Sicurezza e programmazione non esistono, punti deboli di una città da ricostruire a colpi di selfie. La vittoria, quasi trionfante, vi ha fatto dimenticare la qualità e realtà della nostra vita? Un Muti e la nebbia bastano? Ha ragione (ancora) il vecchio ex: Il Pnrr è l’occasione. L’altra gamba necessaria è la pianificazione urbanistica. Purtroppo, su questo versante siamo molto indietro. Mancano analisi e proposta. I comuni non hanno neanche recepito le norme dei condhotel, che possono rappresentare (?) una risposta per il riutilizzo delle ex colonie. Rischiamo di perdere una grande occasione. Una ventata di critiche, tutte condivisibili al garbino sollevato da Gnassi. Il  prestidigiatore della politica riminese. Solo la ossidata poltrona di Cagnoni non riesce a schiodare. 
massimo lugaresi