giovedì 16 dicembre 2021

I Giorni del Presidente


I sette anni di Mattarella scadono il 3 febbraio, ma è prassi consolidata anche da Repubblica che le votazioni inizino due/ tre settimane prima. Dopo il Natale con i controlli (cinesi) si inizia a votare, seguendo le mosse di Renzi. Sempre secondo prassi consolidata, sconfessata (credo) solo da Pertini, il Capo dello Stato si è recato dal Papa. Omaggio al recente concordato che permette al Vaticano di non diventare porto sicuro. La data era fissata al 16 dicembre in concomitanza con lo sciopero di pochi ma accreditato a Landini. Mattarella&Bergoglio sono state le figure di riferimento nella biennale clausura. Un potere demovaticano. Cosa dice il borsino del Quirinale? Dopo la strapreparata apparizione alla Scala, sembrava che la proroga fosse sicura, omaggio al vangelo giornalistico dei migliori. Invece non è così. Berlusconi continua una campagna destinata a destabilizzare il "sistema", termine coniato da Palamara. Il candidato non richiesto ha la possibilità di farci vedere le facce del centrosinistra e Travaglio. Zangrillo lo ha sconsigliato. Il borsino quirinalizio è impazzito. Il parlamento è una bolgia dantesca. La decimazione dei parlamentari diventerà argomento decisivo. Ci sono partiti destinati alla scomparsa con una forte riduzione dei rappresentanti. Faccio un esempio incoraggiante per Ghinelli, l'ultimo dei mohicani a 5 stelle: Sarti e Croatti sono all'ultimo giro sempre da 15 mila euro mensili, voluto dalla giostra guidata da Grillo. Forse non avremo un parlamentare riminese. Fortuna o disgrazia? Lo sceglierà ancora Morrone. C'è chi insiste sul bis di Mattarella, chi auspica Mario Draghi, e chi (maggioranza) ha solo come principale obiettivo il prosieguo della legislatura fino alla scadenza naturale del 2023. Io sono/sarei per seguire la strada della democrazia, abbandonata e vilipesa con la scusa (ultima) di Omicron e 20 infetti destinati a salire per Natale. Invece sale, il fascino (sottile) della Cartabia, ministra silenziosa della giustizia ma con fortissimi appoggi nel mondo che conta, senza apparire. La platea di Atreju e dei Fratelli d'Italia lo attesta. Avere l'appoggio della Meloni diventa importante. Poteva risparmiarsi il patriottismo. I meno convinti della candidatura del Cavaliere barcollante sono nel centrodestra. La posizione di "ultrà" di Draghi e del vaccino necessario, ma iniettato con il terrore, lo rende inviso a troppi. Sembra una pubblicità ingannevole. Nel mio forzato ritiro, costretto a leggere ed ascoltare, ma con la possibilità di scrivere, avevo pensato alla Cartabia come soluzione auspicata e digeribile. Il fatto di avere sempre come interlocutore privilegiato (?) un partito egemone con il 20% degli elettori, nemmeno sufficiente a Sadegholvaad, fa inorridire. Per vincere sono rimasti a casa quelli contrari. Salvini non sembra avere un candidato o forse non vuole essere l'affossatore delle vegliarde e residue velleità di Berlusconi. Sarebbe bello, solo per vedere le facce del Nazareno. 
PS Foto: deboli e presuntuosi. In consiglio comunale di Rimini si è svolta la prima, non ultima sceneggiata di una maggioranza, in realtà inesistente. Il Carlino e la cooperativa giornalistica non fanno 51, nemmeno con gli aiuti curiali..dimezzati.
massimo lugaresi