Maurizio Melucci continua, attraverso il suo Blog, conosciuto anche come Chiamami Città, ad impartire interessanti lezioni di politica spicciola e perfino balneare. Però dietro la (pungente) penna di Roberto Biagini, oggi sostenitore delle spiagge libere, quasi inesistenti, dopo avere amministrato l'attuale status, con varianti ad personam, hoc et nunc, vuole condurre, la sua vendetta contro gli assalitori di Cesenatico. Anni fa i bagnini, nel pieno della loro arroganza politica e gestionale, lo insultarono come assessore regionale, per avere difeso la Direttiva Bolkestein. Errore colossale. Oggi non sanno a chi attaccarsi. Pizzolante e A Te Faz sono piume al vento dei voti. La colpa è totalmente loro e dei ras che hanno scelto come rappresentanti e questuanti. Dovevano usare la Direttiva come strumento d'innovazione, non ripararsi sotto (tutti) i tetti della politica. I pianti odierni sono ridicoli per il sottoscritto che li ha conosciuti ed assistiti da quando erano una (normale) espressione imprenditoriale. Non so come finirà l'ennesima farsa all'italiana. Possono godere di un concordato, almeno temporale. Hanno contro il libero mercato. Non credo cambi la situazione, con la vittoria dei frugali, nemici dei nostri sperperi, ma non mi piace nemmeno l'attuale situazione che li vuole martiri e sfrattati da casa nostra. Occorre sempre ricordare che il demanio è ancora un bene pubblico, disgraziatamente concesso ai mille poteri locali. La Direttiva ha già compiuto 16 anni. Per noi abituati ad indagini, con sentenze quarantennali, è ancora troppo presto per decidere. Allora ci commissariano, soluzione che andrebbe bene al nostro governo. Insomma Melucci con la sua indomabile furbizia, insegna ai novelli amministratori che giocano al nascondino in consiglio comunale, cos'è la politica anche per Rimini. Il sindaco, mutuando il suo Principe, non era presente. Incipit meraviglioso, segnale che non cambia niente se non in peggio. Non è una buona notizia caro Melucci. PS Ricordo all'amico Biagini che non c'è solo la Raffaelli come bagnina da... rimproverare. Foto: ero un bimbo/a come loro.
Massimo Lugaresi
