martedì 14 dicembre 2021

Due Domande


Capisco da solo, senza consulti sanitari, di avere una meno lunga aspettativa di vita. Sono stati numerosi e rassicuranti per la professionalità manifestata, ma hanno certificata l'aborrita vecchiaia. Incipit stancante, sembra che sia arrivato da solo a quasi 80 anni. Abbiamo, più vecchi di me, due/tre meno arzilli pretendenti al trono quirinalizio e governativo. Non ho rimpianti, volevo solo ritornare in consiglio comunale. Errore madornale, non da vecchio praticante la missione. Senza ambizioni di carriera, dopo avere gettato malamente quella intrapresa, Ho cercato due sponde tutte (falsamente) alternative. La prima, quella grillina è stato un errore commesso anche da altri tredici milioni di cittadini. Un vaccino sbagliato contro la mala politica. Me ne sono accorto in tempo, senza febbre o dolori. Non avevo lo stipendio da piattaforma dei Croatti, Sarti e Sensoli da mantenere, fu una facile e liberatoria fuga dalla stupidità come pregio. La seconda, con Lucio Paesani, è più dolorosa. Ho creduto nel candidato sindaco, così come il Pd si è subito impaurito, mettendo in piazza le sardine del centro ed usando tutti i mezzi leciti, come i due giornali e blog curiali e ciellini e qualche altro meno. Hanno cercato di dissuadere l'ex suggeritore ed organizzatore delle feste di Gnassi. La fama e presunzione mediatica la doveva a Lucio. Jamil soffriva la loro intimità. Chiudo, disegnando la mia caduta nella presunzione elettorale. Non avevo previsto l'ingresso forlivese di Morrone. Con la dialettica di quelli che si credono capostazione per un berretto in testa, ha pensato di rimettere in corsa un sindaco di Bellaria. Avremmo perso ugualmente, forse, non così. Le migliaia di elettori che stanno da almeno venti lunghi e maledetti anni nella Città del Mezzo, si sono sentiti sollevati per il voto a Sadegholvaad. La difficoltà nella scrittura era facilitata dalla croce con il perdono allegato. Un errore simile ti radiava dalla politica. Per amicizia e fedeltà sono arrivato fino in fondo con Lucio Paesani. Ringrazio i 40 elettori che hanno mostrato una incomprensibile fiducia. È andata così. Non mi resta che salvare il cuore per continuare a scrivere, una passione ossessiva. Cerco di non leggere quello che fanno e dicono nel mio paradiso della politica. Mi si alzano i battiti. Ci vorrà tempo e pazienza per giudicare serenamente il nuovo sindaco. fa di tutto e male per abbreviare la bocciatura. Molto dipenderà dal contorno nazionale che avrà il suo partito. Se cambia colore e sapore del governo, non basterà il Bonaccini new edition. Sembra destinato alla segreteria, anche per mancanza di competitor. Dimenticavo le domande. La prima secca e tagliente: come può una presidentessa degli albergatori, prima per Gnassi e poi per il successore, imputare agli ingressi mafiosi, la crisi immobiliare turistica? Colpa della mafia se 500 alberghi sono in vendita disperata o fallimentare? Una scusa dettata o ragionata? Sembra quella per la delinquenza, tanto bene assortita da diventare primi in Italia. Abbiamo trascinato l'intera provincia agli inferi della criminalità. Santi non è un alibi. La scusa era la stagione estiva ed i mancati rinforzi. Io sono per pagare (benissimo) le forze dell'ordine ma razionalizzare ed accorpare le competenze. Il loro lavoro è il più pericoloso ma necessario. Sono armati ma disarmati. Tre corpi che fanno più o meno le stesse cose sono caos voluto sindacalmente. Possibile che ogni uno o due delitti, che arrivano inesorabilmente, installino le riprese televisive per guardarle dopo? Ormai la decifrazione delle immagini è l'indagine perfetta. I reati più perseguiti sono il passaporto sanitario e la mancata mascherina. I sette blog d'accompagno piddino lo scrivono tutti i giorni. Credo sia una offesa alla professionalità che le nostre forze sanno esprimere. Per fare le multe non occorre una divisa. L'altra balla mediatica riguarda proprio le infiltrazioni che adesso tutti conoscevano. Io ricordo bene quando la natura politica della nostra regione impediva gli ingressi malefici e mafiosi. Anche l'antagonismo della sinistra, con i radical chic nelle vesti allora proletarie, fu sconfitto. C'era un partito impermeabile agli ingressi nocivi. Le prime indagini partivano dalle sezioni, piccole ma implacabili vedette della comunità. Ci furono tentativi anche nel passato, prima dell'ingresso della droga, in termini industriali. Siamo negli anni 80, con pienoni da capogiro, non quelli imposti dalla propaganda. Per quale ragione Riccione, nonostante un deciso cambio politico rimane una meta attraente? Dista pochi chilometri ed una Polisportiva, ma non ha ceduto alle imprese di casa e giardino, non accontenta la falsa solidarietà ed accoglienza, rimane ostinatamente meglio di prima. Onesta e vera capitale del turismo romagnolo. Ha allevato, nei ritagli di tempo che gli haters di professione concedono, qualche valido testimone per il prossimo futuro elettorale. Vengo a Riccione a preparare la mia operazione. Ricordatevi che parlo bene (sempre) di voi.

Massimo Lugaresi