Cinque anni fa, come ripete Roberto "Hood" Biagini, nella veste del Robin delle spiagge libere, popolate da bagnini e.. chioschisti, paganti però il doveroso tributo erariale ed europeo, anche Gnassi poteva fare il senatore. Impresa fallita per colpa di un referendum dell'allora suo nume, il dimenticato Renzi. I gestori del demanio se la sono cercata e voluta nei 15 anni trascorsi nelle maggioranze inventate dai Pizzolante di turno. Roberto Biagini ha giuridicamente ragione, non serve però l'accanimento "melucciano" per inasprire i rapporti. Anche i Mussoni hanno terminato l'era degli inciuci, con il ristoro di un immobile e varie destinazioni che, però, non creano ostacoli alla visuale della marina. Cinque anni fa Gnassi, con un pistolotto pieno di inesattezze anche politiche, "sperava" nel seggio senatoriale, impresa riuscita solo a Barboni che poteva permutare Incitatus, cavallo di Caligola, con un sindaco del centrodestra. Ha deciso diversamente, è andata come sempre. Non ne voglio parlare più, mi hanno detto che è una delle ragioni del prossimo pacemaker. Jamil Sadegholvaad è una scelta personale di Gnassi, avallata forzatamente dal partito, in assenza di alternative. Eletto sindaco dalla "diversamente maggioranza" del... 25% in quel di Rimini, racchiude i garantiti ed inossidabili interessi dello "status quo" locale.
Il problema, da prescrivere, è rappresentato dai suggeritori che diventano anche facilitatori. Gnassi aveva nobiltà politica, il successore sconta una ascensione rapida e raccomandata. Le pesanti ironie di Melucci, quasi denunce, testimoniano la possibilità che tutto cambi in poco tempo. Se cade il governo dell'emergenza piddina? Dopo quanti indizi di reato si tira il rigore? Da bambini avevamo la regola dei tre falli.P.S. Il " contorno" è da Meni. Sembrano latitanti o addirittura nel Tibet.
massimo lugaresi