sabato 4 dicembre 2021

La Storia di Lucio

Il risultato delle elezioni riminesi è chiarissimo. Gnassi ha stravinto, imponendo come successore un amico più "coronarico" che compagno. Sono scelte che spettano solo a chi ha "tutto" nelle mani, curate come la giacca. Negli ultimi cinque anni prorogati, Andrea Gnassi ha "dominato", con l'apparato rimasto, meno Melucci, a disposizione, oltre ai presunti giornali d'informazione ed i blog osannanti. L'opposizione passava dai momenti tragici a quelli densi di comicità, sfociante nell'inciucio. In una città difficile da amministrare, con le evoluzioni dettate da imposizioni migratorie, terminate in un bagno di soldi, ma dannose socialmente, le nostre criticità sono esplose. La discesa in campo, per disperazione imprenditoriale ed ambizione personale, di Lucio Paesani, stratega indiscusso del gnassismo da lungomare, li ha spaventati. Dopo una fase di riflessione e qualche cazzotto sparso, però con le piazze piene, hanno usato il metodo infallibile riservato ai nemici. Depotenziamento. I sodali sono sempre nelle forze apparentemente amiche. Metodo sperimentato. Il soccorso forlivese di Morrone era (forse) inutile, con una scelta improbabile. Finita come non doveva nemmeno cominciare. Lucio, da fantastico innovatore ed organizzatore, era il diventato "nemico" del Pd. Gnassi invece è stato il più corretto, con il vecchio amico. La propaganda aveva emanato una bolla impossibile da contrastare nella nostra regione e città, dominata dal Carlino. Ha colpito (dopo) anche la Lisi. Il regista delle feste che hanno reso famoso il Principe e consentito i pienoni alla Rinaldis, con l'handicap di un trattamento giudiziario che alle volte sfiora i democratici, è diventato un "garzone" elettorale della Lega. Non solo è rimasto tutto come prima, ma azzardo (?) una previsione: peggio di ieri l'altro. Non è un giudizio sul nuovo/ vecchio sindaco, tutt'altro. Nei 5 minuti di conversazione, mi è apparso un ragazzo sveglio, poco avvezzo al comando. Rimane invischiato nella logica diretta dai due suggeritori di Palazzo ed il rimpallo mediatico con Barnabè. I "padroni" del vapore costiero sono sempre gli stessi. Quelli che dietro una riqualificazione, fanno spuntare una grande distribuzione. Le prime decisioni sono brioches per il popolo calcistico e natatorio. Arricchiranno la rubrica dei selfie di Morolli. Distrazioni per le masse, in attesa dei colpi grossi. La ex questura è uno di questi, poi ci sono le colonie, i mercati ed il porto. Caro Lucio stai sereno, faranno anche l'assessore alle politiche ed i bandi al mare. Conosco il nome del ..bagnino.
Foto: Presa dall'album giornaliero di Mattia Morolli. 
massimo lugaresi