Dal freddo. La propaganda dovrebbe concedere due "tregue", entrambe richieste dal Pd: un silenzio giornalistico sul grillismo ed uno "locale" per Santi, autista-manovratore e protagonista del Metromare. L'invenzione del comico, silenziato dalla magistratura, è ormai un caso sociale, mentre il Metromare terminato (credo) per non cadere nei tentacoli di una Corte, ha bisogno urgente di ..indagini. Cosa deve accadere che non sia già successo? Mancava la chiusura per il freddo. Le altre le avevano sperimentate tutte. Capisco che essere ricettori delle veline che arrivano dal Palazzo, è alle volte ingiurioso verso una modesta intelligenza circolante, avete però superato il limite. Faccio il solito esempio: se la regia della pista protetta fosse riccionese, cosa sarebbe successo che non sia, solo in parte, avvenuto? Sotto il Sole della Perla era meno protetta. Inutile rivolgersi al sindaco, è in fase di assestamento nel ruolo, finora un affettuoso aiuto al Principe. Dimissioni in massa dalla mobilità alla Frisoni, così dovevano titolare blog e giornaletti di casa. Presunto ghiaccio sulla pista costata solo un centinaio di milioni? Tante volte mia mamma mi urlò di trovare una scusa migliore. Il convento della propaganda, passa tutto. I ferrovieri, quelli di una volta, ridono. 110 milioni? Scherziamo o fingiamo di amministrare? Sono passati tre anni, dopo una trentina trascorsa a sistemare debiti, margheritini, sindacalisti ed una montagna di sperperi progettuali. E' arrivato l'Ing.Dalprato, ha messo in pista tutto, ma si è dimenticato il freddo finlandese. Cosa deve succedere per fare partire una indagine, solo consiliare. l'altra...Dimenticavo: la maggioranza della provincia che si autoelegge è nelle mani di Sacchetti. Gli enti più inutili hanno sempre maggiori probabilità di sopravvivere. Sono poltrone di consolazione o mantenimento del regime. La minoranza ha completato velocemente un corso d'astuzie. Il titolo più audace letto: non c'è pace per il Metromare. I vaccini creano dipendenze dal..Pd.Foto: Manovratori, quelli di una volta.
massimo lugaresi
