sabato 9 ottobre 2010

Antipasto

Siamo all'antipasto di quello che succederà dopo il commissariamento della Carim, il bello arriverà quando i segugi di Tremonti spulcieranno conti, affidamenti e sofferenze registrati nell'ispezione. Le competenze degli inviati sono chiare, la Banca non sarà più la stessa, diventa lo specchio di una Città disastrata dai governanti. Era rimasta per tanto tempo isola felice e fertile, respingendo assalti corsari di un mondo in veloce trasformazione, concupita da tanti, conti in ordine, presenza capillare, un gioiellino, prima di trasformarsi nel giocattolo nelle mani di pochi, sempre quelli. Non può essere il management a pagare, semplici manovratori dei piani alti, la gestione della proprietà è stata fallimentare sul versante della prudenza, il motto felice per decenni. La verità si conoscerà quando avremo un pentito, le baruffe successe, le liti in sordina, ovattate, curiali, nascondevano come in tutte le tragedie familiari lo scenario che Bankitalia ha scoperchiato. Se confermate, non si fermeranno al solo aspetto finanziario, brutta vicenda che conferma la nostra vecchia visione sul ruolo delle Fondazioni. Possibile che siano presenti nel consiglio e nell'assemblea persone che non rappresentano nessuno e che il mondo economico, sociale, sindacale, istituzionale non conti un ca..,amministrano soldi del territorio, guadagnati in ragione della forza imprenditoriale e del lavoro che la nostra realtà ha saputo esprimere, vi siete mai accorti che i nostri rappresentanti hanno un unico comune denominatore: Gradimento Vescovile? Può essere solo questa la password per essere eletti? Certo, fino a quando l'ex partito di maggioranza si fa rappresentare dai Gobbi, Petitti e dalla cucina Nud e Crud, le cose  non cambieranno, la trattoria sforna quello che ha, ai cittadini non rimane che votare Pini, porta qualcosa a Rimini, fa sistemare Piloni e Fondazioni.