venerdì 15 ottobre 2010

Differenziata

Giorni fa l’Amministrazione Comunale di Rimini ha distribuito, ai residenti al di sopra della linea ferroviaria, un volantino riportante la pianificazione degli incontri con i cittadini, in collaborazione con Hera ed ATO, per illustrare la nuova modalità di conferimento del rifiuto indifferenziato mediante il nuovo dispositivo E-gate.
Alla riunione del lunedì 13 settembre 2010, presso la sede della Circoscrizione 2, erano presenti circa 43 cittadini, il Presidente del Quartiere e 4 persone in rappresentanza di Comune, ATO ed Hera. Il volantino ricevuto spiegava: …Nelle prossime settimane, solo sui cassonetti grigi per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, predisporremo un nuovo sistema di conferimento. Si tratta di una calotta all’interno della quale verranno buttati i rifiuti indifferenziati. Per aprire questa calotta distribuiremo dei dispositivi elettronici personalizzati che permetteranno di contare e memorizzare il numero dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati. In questo modo ognuno di noi diventa consapevole dei rifiuti indifferenziati prodotti e può aumentare la percentuale di raccolta differenziata effettuata, aiutando l’ambiente e il recupero delle risorse. Per le altre tipologie di rifiuti differenziati non cambia nulla.” Al momento (è stato sottolineato) il numero dei conferimenti dell’indifferenziato registrati sul dispositivo elettronico personalizzato ricevuto non sarà utilizzato e quindi, al momento, non ci sarà nessun cambiamento nel sistema di fatturazione al cliente. Ma dopo? Il dispositivo non rilascia alcuno “scontrino” o altro che certifichi il conferimento e non provvede neppure a fornire il peso del conferito. La raccolta differenziata dei rifiuti parte con il D. L. n. 507 del 15/11/1993 e successivamente è stata regolamentata con tutte le Leggi Regionali, per l’Emilia Romagna la legge RER n. 27 del 12/07/1994 e successive, recependo le direttive europee. Ne consegue che in Italia la raccolta differenziata viene effettuata in 20 modalità diverse, tante quante le Regioni (?). Siamo fermamente convinti che è necessario differenziare la raccolta per poter riciclare i rifiuti e produrre meno rifiuto da incenerire, con notevoli benefici per la salute pubblica, risparmio economico e di materie prime. Siamo quindi convinti che la raccolta differenziata è un impegno importante per la nostra comunità, il cui risultato dipende da ognuno di noi.
Brevemente. La raccolta differenziata è a carico della sensibilità dei cittadini. Ogni nucleo familiare, per la raccolta differenziata, crea piccole discariche in casa propria, con tutti i disagi relativi alla mancanza di spazio, consegnando quindi ad Hera un rifiuto pronto per il riciclaggio. Hera trae quindi i propri guadagni dalle tasse pagate dai cittadini e dalla consegna del rifiuto alle varie società che riciclano (carta, vetro, plastica..) per il quale percepisce un importo proporzionale al peso in tonnellate del conferito e paga all’inceneritore sempre in base alle tonnellate di rifiuto indifferenziato consegnato. Del bruciato, l’inceneritore produce “un terzo” di cenere molto tossica.
Ne consegue che quanto più si differenzia tanto maggiore è il guadagno di Hera.
Con l’attuale sistema tariffario i cittadini pagano la tassa sui rifiuti in base ai metri quadri dell’appartamento occupato e, proprio in virtù dell’E-gate, potrebbero anche pagare in futuro il numero dei conferimenti di indifferenziato, cioè dopo aver lavorato per la differenziazione del rifiuto, con il rischio di vedersi anche addebitare sanzioni dalle guardie ecologiche. In considerazione che la strada della raccolta differenziata è l’unica percorribile al fine di ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti e per una maggior tutela della salute pubblica, il miglior incentivo per praticare in modo massiccio le raccolta differenziata è quello di diminuire ai cittadini i costi dello smaltimento rifiuti (proporzionalmente al valore % di differenziata raggiunto) oppure offrire ai cittadini nuovi e/o migliori servizi sociali, poiché solo grazie al loro prezioso e costante lavoro è possibile aumentare la percentuale di raccolta differenziata.
Questo però è solo un primo passo. La Comunità Europea sta spingendo fortemente per cercare di portare al massimo il riciclaggio e il compostaggio dei rifiuti. Questo potrebbe essere l’obiettivo numero uno, ma con la situazione attuale non si potrà mai arrivare al 100%, visto che nella nostra società ci sono cose che non possono essere riciclate, compostate e che non possono essere riutilizzate, richiedendo quindi “l’inceneritore”, che sappiamo produce un terzo di cenere molto tossica e che da qualche parte deve essere sistemata. I cittadini, da soli, non riusciranno a farcela. Le industrie che fanno prodotti “usa e getta”, non vogliono il riciclo, vogliono l’inceneritore. E allora, per raggiungere il 100% di riciclo, abbiamo bisogno di una comunità responsabile che separi i rifiuti riciclabili, abbiamo bisogno di un'industria responsabile che, incentivando la ricerca, metta a punto nuovi prodotti, confezioni e imballaggi migliori e abbiamo bisogno di politici sensibili al tema e con politiche adeguate per indurre le industrie a modificare le produzioni in funzione del riutilizzo e del riciclo, al posto dell’inceneritore. Se un prodotto non può essere riutilizzato e non può essere riciclato, non deve più essere creato!
Certo, la strada sarà lunga, ma l’unico obiettivo da raggiungere è il riciclaggio e il riutilizzo al 100%  per la salvaguardia della salute pubblica e per risparmiare ingenti somme di denaro.

Walter Moretti