lunedì 11 ottobre 2010

Un Signore

Siamo rimasti stupefatti nel leggere di un Presidente che con enfasi dice di non avere raccontato ai Soci in Consiglio Comunale la verità, tutta la verità, sui problemi(?) dei Piloni, per non allarmarli/tediarli. Posizione singolare, in futuro rimarrà sempre un legittimo dubbio, avendo deliberato con successo la tesi secondo la quale decide Lui cosa raccontare ai Padroni delle Quote Societarie e dei Debiti. Non ci stupisce la baldanza, è successo sempre così, l'apertura viene ostacolata da una non precisata Burocrazia, ufficio comunale del quale non conosciamo indirizzo o dirigente, un'opera difforme come ci hanno insegnato 27 mila abusi a Rimini o si sana o si demolisce. E' vero che è più facile la prima soluzione, alle volte logica, in questo caso si tratta di pilastri di sostegno non di cubature in eccesso. Abbiamo ascoltato affermazioni oltrepassanti il ridicolo, improvvisati tecnici affermano che la struttura tiene, non esistono pericoli, lo stesso accade con il Pilone Finanziario più importante della Provincia, il rating della Carim è stato ridotto, se Pasquicchio stava zitto si risparmiava un A in meno. Con questo non vogliamo dire che debbano essere demoliti i pilastri, neppure incolpare un'astratta burocrazia, dimenticando chi non ha messo le staffe, non abbiamo ancora ascoltato un fiato su come s'intenda tutelare l'interesse pubblico dai danni subiti, sperate ancora che atterri la cicogna e magari voli Cagnoni?