giovedì 21 ottobre 2010

Monorotaia

L'articolo pubblicato il 9 ottobre scorso con titolo "Metropolitana" mi trova assolutamente d'accordo. Fin da quando, in Quartiere, fu presentato il progetto del TRC ho avuto modo di manifestare, prima come Membro di commissione poi come Consigliere circoscrizionale, la mia totale avversità all'opera, definita da moltI "inutile e dannosa". L'errore di fondo è stato, come spesso capita a Rimini, quello dei tecnici che hanno ritenuto fondamentale un collegamento sulla costa in senso parallelo al mare quando invece i veri problemi di viabilità sono rappresentati dai collegamenti monte-mare come dimostrano le grandi difficoltà di penetrazione tra la zona "cittadina" e quella "turistica". Il vero problema, che si potrebbe tentare di risolvere visto che si intende rinunciare allo spostamento (forse difficile ma non impossibile) della ferrovia, è quello di intervenire sulla linea occupata dai binari. Da tempo ho detto e scritto sui giornali, quando ne ho avuto l'occasione, che una buona soluzione sarebbe la sopraelevazione della ferrovia, con una realizzazione che potrebbe prendere spunto appunto da quanto indicato nell'articolo sopra richiamato.
Una monorotaia che fiancheggiasse la sede ferroviaria sopraelevata potrebbe far parte di un progetto complessivo che risolverebbe il problema dei collegamenti di tutta la zona mare e darebbe un'immagine di Rimini moderna e fantasiosa.
E' la fantasia infatti che manca ai nostri progettisti e questa mancanza ha sempre condizionato gran parte delle opere realizzate nel comune senza risolvere problemi antichi, forse difficili ma che, per questo,  avrebbero dovuto stimolare la ricerca di soluzioni coraggiose ed ingegnose. La monorotaia, ovunque si decidesse di farla, rappresenterebbe una di quelle soluzioni. Il mondo è diventato piccolo e, avendo l'umiltà di copiare, quando si copia il meglio, basterebbe guardare gli altri, che spesso non sono neppure molto lontani. Non si dica poi che "non ci sono i soldi" perchè ho imparato che quando un progetto è buono e condiviso i soldi si trovano sempre.
La prova è data proprio sia dal TRC che, essendo un pessimo progetto, non sarà mai realizzato, lasciando una scia di costi inutili che forse qualcuno dovrebbe essere giustamente chiamato a pagare, sia dalla ricostruzione del Teatro Galli (per la quale ovviamente sono d'accordo) il cui primo progetto è stato talmente avversato, dalla  stragrande maggioranza dei riminesi, che non si è avuto mai il coraggio di attuarlo tanto da richiedere numerose variazioni il cui costo, a carico dei riminesi,  forse avrebbe consentito di realizzare qualche utile intervento sullo stesso fabbricato.
Gli errori si pagano ma si spera sempre che servano almeno come esperienza per meglio operare!



Alcide Tosi Brandi