Zavoli non solo ha rifiutato la Presidenza della Fondazione Fellini, ma anche la prospettiva di legarsi al Sistema Riminese, trasformando il diniego nell'ennesima sconfitta di un potere arrogante, autoreferenziale, patetico e lamentoso di fronte agli ispettori di bankitalia ed ai controlli sui piloni. La lettera di scuse congiunte Ravioli&Vitali&Pasquinelli chiude un altro triste sipario, in attesa dei naturali sviluppi giudiziari sui due grandi scandali, le accuse contestate rendono più chiara la lettura dei verbali di Draghi. Ci definiamo politici, a differenza dei cronisti, avevamo denunciato da tempo il casino nel quale stavano precipitando, quelli che ci leggono ed amano seguiranno le indicazioni di non voto, se invece le cose vanno bene così, votate per uno dei 4 candidati democrat, perfettamente simili anche quelli che corrono in coppia. Tanto perdono dopo. Osservare le regole non è optional, il pericolo arriva quando sono gli organi istituzionali ad incitare il non rispetto estivo od autunnale. Un pergolato vale come il solaio della Murri, un tamponamento sul mare è abuso come sul lungomare, la foglia di fico del Piano Strategico è stata spazzata dal vento delle varianti, in Curia sperano ancora. Chi rappresenta i cittadini non può cavarsela con giochini verbali da quattro stagioni, trincerarsi dietro alla difesa dell'ambiente od una migliore qualità della vita. Smettete di raccontare che sono le eccellenze che fanno il sistema, occorre ritornare alla logica che solo un sistema virtuoso produce qualità eccelsa, continuare a vendere il Prodotto Rimini attraverso intrattenimento e promozione, tradotti in Capodanno e Notte Rosa, è sperpero di danaro. Si attua il rinnovamento proponendo come alternativa personaggi che al pari e forse peggio di Ravaioli&Melucci sono stati corresponsabili delle scelte nell'ultimo decennio e forse prima? Il giochino delle Varianti vi è scoppiato tra le pa.., pensavate di accontentare forti e fortini, avete trasformato una Città bisognosa di cure ambientali, in luogo invivibile ed intransitabile. Chiunque vinca se non vuole ricadere nelle stesse logiche deve investire nella democrazia che cresce dal basso, la rappresentanza dei cittadini con la chiusura dei quartieri a chi viene affidata? Ogni provvedimento di competenza delle circoscrizioni deve obbligatoriamente transitare al vaglio di pubbliche assemblee con modalità ed informazioni certe e precise. Occorre trasferire la rappresentanza degli imprenditori dalle categorie ai territori, con obiettivo primario quello di evitare inutili valutazioni settoriali ed eludere un centralismo strumentale, atto a mantenere posti nel Cda di Fiera e Camera di Commercio. Esiste un raggruppamento in grado di promettere queste novità democratiche?
P.S.
L'addetto stampa Piccari cosa ne pensa?
P.S.
L'addetto stampa Piccari cosa ne pensa?