sabato 2 ottobre 2010

Inutile e Dannoso

L'enfasi e l' isterismo con cui i vertici della Giunta Comunale difendono, oggi, il progetto del Trasporto Rapido Costiero o Metropolitana di Costa è sicuramente il segnale che anche in questi personaggi si sono insinuati forti dubbi sulla validità e fattibilità dell'opera che tanto sostengono.
   Dubbi sempre più forti che il Comune di Rimini possa essere rimasto il solo a difendere un progetto definito “inutile e dannoso”. Pare infatti ormai certa la rinuncia anche da parte di molte delle istituzioni pubbliche coinvolte (Provincia, Comune di Riccione, ecc.) e pare che oggi  non ci si preoccupi dell'inutilità e del danno ma di quanto potrebbe succedere a chi ha autorizzato l'utilizzo di fondi comunali per interventi prematuri e difficilmente giustificabili se l'opera non fosse realizzata.
   Chi incolpa i vari governi che si sono succeduti in questi anni di non avere erogato somme già stanziate non ha presente che di solito l'esecuzione delle opere può avvenire solo se i finanziamenti previsti sono già stati erogati ed incassati dall'Ente pubblico. Un amministratore prudente ed oculato inizia un'opera solo se ha in tasca i soldi, sia pure derivanti da un prestito, e non incomincia a spendere prima, come per il TRC per il quale da anni c'è un nutrito gruppo di tecnici, ben pagati, addetto al continuo aggiornamento di un progetto che sicuramente se, malauguratamente, arrivasse alla realizzazione costerebbe molto ma molto di più di quanto era stato previsto. Inizieremmo comunque un lavoro che non si riuscirebbe a finire.  
   Avere speso somme ingenti per opere per le quali non sono stati incassati i relativi finanziamenti può configurarsi come una irregolarità amministrativa che può diventare insanabile se quelle opere non si faranno più.
   Qualcuno ricorderà che questo pericolo fu ipotizzato per il progetto di ricostruzione del Teatro Galli a proposito delle ingenti somme pagate agli architetti che erano stati incaricati, dopo aver vinto un bando di concorso, e che furono varie volte invitati, a pagamento, a rifare un progetto non gradito alle aspettative della città.
   Gli Organi di controllo degli Enti pubblici avrebbero potuto, e forse possono ancora,  chiedere conto agli Amministratori comunali di quelle spese.
     Qualcuno si dovrà rassegnare, il TRC o Metropolitana di Costa, per il bene di tutti,  non si farà !
     Anche così forse sarà rispettato il Patto di Stabilità Interno ed a tal proposito questa Amministrazione deve spiegare, potendo spendere solo a fronte di entrate certe, quali sono le sue priorità per gli investimenti per sapere subito quali sono le opere cui quasi certamente dovrà rinunciare.  
Alcide Tosi Brandi - Consigliere Circoscrizione 2