lunedì 25 ottobre 2010

Fenomeni

Tre grandi argomenti, Via Portofino, Area Stazione, Ponte di Tiberio, riguardanti la nostra Città assurgono agli onori della cronaca politica senza mai sconfinare nell'altra. Hanno un comune denominatore al pari delle 77 varianti già approvate, un record che il sito di casa e giornali di regime dovrebbero esaltare, non  esistono precedenti. Decisioni assunte senza uno straccio d'inquadramento urbanistico, la Politica di Rimini, ad personam. Per la strada di Marebello si è inventato un problema che non c'era: realizzare una mega rotatoria per una bretella ( sottopasso di via Siracusa) che non aveva intersezioni e trasferire in altri comparti la capacità edificatoria di Uno vicino al sottopasso che non riusciva per problemi di distanza ad usufruire della stessa. Questo comparto aveva una capacità edificatoria doppia rispetto agli altri, 0,70 al posto del normale 0,35, per compensarlo dell'obbligo di costruire il famoso Sottopasso della Vergogna. Nel passaggio in aula, all'atto dell'approvazione dell'innominabile Prg di Chicchi, l'obbligo misteriosamente scompare, rimane l'indice mostruoso. Perchè questo comparto ha indice doppio? Perchè per eliminare l'assurda sperequazione a nessuno è venuto in mente di fare una semplice variante che riportasse l'indice alla normalità? Perchè Coccia in qualità di vecchio Presidente del Quartiere 3 ed oggi ballerino consigliere comunale, sostiene che nella documentazione l'onere era ben evidenziato? L'Ass Biagini a questo punto avrà mani splendenti a forza di lavarle. Tralasciando quello che a Forlì non sarebbe permesso, rimangono i problemi dell'arteria, destinata a ricevere il traffico pesante con un sottopasso in regola con l'altezza.
a) non è stata risolto l'incrocio con via Tommaseo, gestito da un pericoloso semaforo.
b) non è stata creata un'alternativa al parcheggio delle auto in via Siracusa per rendere le due carreggiate sicure e transitabili, la situazione attuale è insostenibile, la futura con traffico moltiplicato e mezzi pesanti sarà peggio.
c) non ci risultano progettazioni sul destino della vecchia via Siracusa, ricompresa tra il nuovo svincolo e via Mantova.
Abbiamo atteso l'approvazione della delibera, sapendo che la finta opposizione interna l'avrebbe permessa, aspettiamo cosa succederà con la colata di cemento che s'abbatterà sulla zona e su Pertini. Qualcuno dovrebbe cambiare residenza e bar. 
AREA STAZIONE
La Voce riportando la notizia che le Ferrovie hanno messo in vendita le aree attorno alla stazione, ha chiesto all'assessore al ramo cosa ne pensasse, la risposta secca, illuminante, veritiera, rimanda alla prossima Giunta l'affronto della questione. Non commentiamo.
A Rimini il Problema è rappresentato dal diaframma stazione che divide centro storico e marina, se il Nuovo Assessore risponde in questo modo, senza rimpiangere il Vecchio dobbiamo dedurre: 
a) nel piano dei sogni e disegni definito Strategico nessuno ne ha scritto o pitturato, non sembra meritare un'attenzione particolare nel redigendo Piano Strutturale?
b) forse il Nuovo non sa che quelle aree sono codificate in un comparto che prevede a carico del privato un tunnel che deve attraversare tutta la stazione dall'Hotel Palace fino al Porto Canale). Stronzata irrealizzabile, alla quale sarebbe serio dare una soluzione diversa, può chiedere all'Arch.Bottino, avrà conferme che in un passato non remoto si era proposto un incontro con Errani, per discuterne in termini operativi, ritenendolo uno dei Grandi Problemi della Città, con l'impegno della Regione di non consegnare le Aree in mano privata, come sta succedendo. 
PONTE di TIBERIO
Candidato Arlotti, non basta presentarsi con gli abiti della modestia per affermare di essere dei pratici, il mondo non funziona così, qualche prova, partendo dalla circonvallazione di Corpolò  dimostra il contrario. Le chiediamo con falsa cortesia: 
perchè la pedonalizzazione del Ponte di Tiberio non è stata realizzata in questo quinquennio, ci ricordiamo bene che all'atto della stesura del programma si fece un gran parlare di quest'opera, voluta dall'allora segretario comunale Bernabè? Perchè mettere in campo un opera che costa molto più di quindici milioni in assenza di un piano della mobilità? Fu proprio Lei/tu, il grande osteggiatore, dicendo che la mobilità si risolveva con il Put, realizzato sull'apposito tavolo. Perchè non racconta come si attraversa la zona abitata dalla rotatoria malatesta  all'alveo del fiume? Pensa di tirare il sasso e nascondere la strada, come quando lasciò a Melucci il compito di trasferire il Mercato dopo la protesta dei cittadini? Tra i due candidati presentati ed il terzo masato, ribadiamo che in dicembre ti voteremmo, in aprile...