mercoledì 6 ottobre 2010

Pasquicchi

In Piazza Ferrari nessuno aspettava il Decreto Tremonti-Draghi con il quale vengono azzerati i vertici della Carim, i piccioni erano tranquilli, la Domus del Chirurgo operava deserta, i clienti entravano ed uscivano meno numerosi di una volta. I segnali però erano arrivati, l'ultima disfida di Palazzo Buonadrata comincia ad assumere contorni più chiari, era stata frettolosamente accantonata come lotta di potere tra gruppi con magliette religiose e grembiulini per convenienze personali. Qualcuno dovrebbe chiamarli per sentire se in questi anni, almeno sei, non si erano accorti  di quello che si stava compiendo nella parte commerciale della Banca, rappresentano la proprietà, migliaia di azionisti cittadini. Lontani i i tempi nei quali la percentuale delle sofferenze rispetto agli impieghi era da primato, una Banca concupita da tanti, rimasta solitaria alfiere dell'economia riminese sotto stretta sorveglianza curiale. Non hanno mai dato un soldo al Comune in compenso ne hanno persi tanti, Ravaioli&Vitali profittando dello stesso addetto stampa lanciano il solito lamento dei mariti ingenui. I Pasquicchi chiedono informazioni ai gestori, sembrano tanti Cagnoni di fronte ai Piloni, nessuno se n'era accorto, il Collegio Sindacale come la Direzione Lavori? Un provvedimento di pesantezza inusuale con conseguenze enormi, non raccontate che è normale procedura, dopo la Banca di Rimini un altro Istituto viene pesantemente giustiziato da Bankitalia, siamo agli stracci pesanti che volano, ci sono diversi modi per perdere un Comune dopo avere distrutto la Città, stanno scegliendo il peggiore, una Fondazione come questa, forse alla Lega non interessa.