sabato 16 ottobre 2010

Da Mesi

Da mesi ci raccontano di riunioni segrete promosse da Arlotti (e Agosta?) nel tentativo d'apparire il Cincinnato di S.Ermete, se la Circonvallazione di Corpolò mi vuole sono costretto a sacrificarmi ed accettare la sfida delle primarie. Per sgomberare il campo da equivoci e per non sentire un'altra delle sue tirate, lo diciamo subito: se Vitali è Presidente, Tiziano può fare il Sindaco. Scritta questa semplice verità, non possiamo chiudere il commento alla scontata notizia senza aggiungere qualche cosina. Da quello che sappiamo, nessuno lo ha seguito, si è dovuto autocandidare, giustificando la solitaria scelta con l'affermazione banale e populista del me lo chiede la gente, senza portare firme ad avallare la decisione. Il ragazzo di campagna e dialetto, come ama definirsi, dimostra astuzia contadina, ma anche... limiti. Deve ancora spiegare l'uscita dalla Giunta accompagnata da frasi minacciose come il paventato ritorno in fonderia, poi stranamente diventa uno dei consiglieri più fidati e fedeli, aumentando il tasso dei nostri dubbi, se a voi non frega niente smettete di leggere. Da assessore il suo motto famoso era "a te faz" e dobbiamo ammettere che è stato di parola consumando qualche centinaia di milioni in opere che non passeranno alla storia come strategiche. Qualche sconfitta immeritata l'ha subita: il Brufolo del Porto, Piano Regolatore delle Fogne, Buchi Neri della Circonvallazione, se lo paragoniamo al presente rimane un piccolo gigante, speriamo lo accetti come complimento. In questi dodici anni con qualche piccola crisi è stato l'angelo custode alla destra di Ravaioli, a sinistra sedeva il Male. Non crediamo che a Tiziano interessi presentarsi come il nuovo, farà perno sull'affidabilità dell'usato sicuro, possiede la password cattolica, strumento indispensabile per aprire il sito democrat, la sua decisione(?) appare come una furbesca ed anticipata uscita, dettata dal desiderio di contrattare il futuro, non può sperare nel cambio della guardia tra Comune e Provinciai, un'uscita simile l'avremmo immaginata da Bertino Astolfi non da un navigato politico come Arlotti, avrà intuito che alla scadenza del contratto esiste il pericolo di smettere di giocare. Tiziano non è una disgrazia, si corre, scrive, si vive bene anche senza Ravaioli.


P.S.
Brutto inizio Emma, il rinnovamento?