mercoledì 6 ottobre 2010
In Mare
Una volta a
Rimini si parlava di grandi opere mentre in questi giorni abbiamo assistito ad una parata di alti prelati per inaugurare un serbatoio d'acqua, ci si deve accontentare di quello che passa il Seminario, comprese le
tante messe in scena organizzate. Rimanendo nel bagnato ci sarebbe piaciuto che qualcuno avesse ricordato la percentuale di
dispersione della nostra rete idrica e quali sono le soluzioni d’intervento. La ragione del silenzio è nota, la rete non è di Hera, ma affittata ad un costo così misero che il Comune non è
in grado neppure di cambiare un tubo. La Holding si è superata quando ha pensato di aprire un confronto sullo sdoppiamento delle
reti fognarie, in un contesto programmatico talmente aleatorio che sconfina nel 2050, però i cittadini devono contribuire subito. Che bel
giochino, intanto ci piacerebbe conoscere la fine decretata per il pomposo arlottiano piano regolatore delle fogne, se è ancora utile, visto che è
costato quasi un milione lo vendiamo a Hera. Hanno avanzato la furbesca proposta di iniziare l'adeguamento dalla zona nord sapendo bene che la separazione è cosa fatta, il Direttore Minarelli è convinto che scaricare alla seconda secca diventa un aiuto decisivo per la salvezza dell'Adriatico? Ultimo domanda pertinente: le vasche di prima pioggia che risultati hanno dato, funzionano? Ricordiamo agli smemorati del convegno che per queste opere abbiamo speso quasi come metà Palas, dalla conclusione abbiamo capito tutto, la soluzione per gli scarichi passa attraverso l'attuazione dei Project, altra merda in mare.