martedì 14 agosto 2018

Comparazione

Sono molto diversi i "discorsi" di Ferragosto dei sindaci di Rimini e Riccione le località più importanti della provincia. Rivelano due sensibilità molto diverse pur essendo poche righe estemporanee e non il discorso del Capo dello Stato a fine anno o... quello del Che alle Nazioni Unite. Gnassi commette a mio parere un errore abbastanza grave e una svista non meno grave. Si dimentica il ringraziamento alle forze dell'ordine e parlando a turisti cattolici e non, avendo un vicesindaco che quasi gira con la Vandea al collo NON cita nemmeno en passant la festività cattolica dell'Assunzione della Vergine. Certo, a differenza della Tosi che la menziona per benino, Gnassi è un ateo ma un accenno appena avrebbe potuto e dovuto farlo. Poi il discorso della Tosi ha una lieve maggiore sfumatura politica mentre quello del sindaco di Rimini ha un carattere più promozionale, diciamo che è quasi superfluo leggerlo perché dice esattamente le cose che uno si aspetta egli dica. Che sono le cose che ripete sempre che siamo gente vera (come quelli dell'Amaro), cita la piadina forse un suggerimento chissà, elogia la publiphono che recentemente molti hanno criticato anche con qualche ragione, ripete che Rimini è la Capitale del turismo ed elogia non le forze dell'ordine o medici etc. ma bagnini, albergatori etc. La Tosi si rivolge sia ai suoi riccionesi sia ai turisti, Gnassi parla esclusivamente ai turisti: uno spot, approfitta per promuovere Rimini, si parla un po' addosso etc. Nel complesso lo dico con molta sincerità, mi sembra molto meglio e molto più autentico, semplice, sentito quello della Tosi, sebbene Gnassi ammicchi al fine con una chiusa che allude al fatto "sono uno di voi" esprimendosi in vernacolo locale: "av salut", nonostante per ragioni anagrafiche, di istruzione e di origini egli non si esprime mai in dialetto come dire... mio nonno.
 (in foto, curiosità, vedesi la c.d. "nuvola dei tag" delle due prolusioni)
AA