mercoledì 8 agosto 2018

E se piove?

Auguro a turisti ed imprenditori (?) che continui l'estate calda ed assolata. Ricordo stagioni finite anticipatamente a dispetto del Meteo Rinaldis. Meglio dirlo piano, per non fare rumore, che il "tempo" è sempre stato decisivo nel prodotto turistico, anche quando, fino a venti anni fa, le prenotazioni, si facevano in inverno. Oggi avvengono in diretta, il posto c'è ..sempre a Rimini. Eppure l'industria del turismo italiano non ha mai goduto di aumenti performanti come in questi anni. La presidente degli albergatori gnassiani ha ragione, siamo il paese più immune dagli attentati, ma non la città più sicura, anzi. Il regime spande fandonie, basterebbe ingaggiare qualche ardita ragazza come esca passeggiante sul lungomare di notte, verrebbe fuori un servizio da incubo. Non parlo nemmeno della spiaggia, usata ormai come scenografico horror. Il fatto che non siamo i soli, può soddisfare i due giornali superstiti e poi c'è sempre il "male" riccionese cui ricorrere. Il più accanito "trollista" è diventato Daniele Imola. Sembra che il comune lo abbiano rubato a lui. L'inesistente sicurezza non è il solo male che affligge il nostro turismo, si sta riaccendendo un dibattito del ca..sulle acque di balneazione. Una goletta di sicura opposizione, testa il Marano, mentre il Marecchia sversa acqua bevibile. Sono sicuro che sull'Ausa stia montando un "pastrocchio" che la prossima sindaca (leghista) dovrà dipanare. Il Belvedere sembra il casello autostradale che vogliono fare per la Fiera, dopo però che avete sottoscritto (tutte) le azioni vendute con il consenso di Gnassi. Struttura assurda a partire dalle rampe di.,.lancio. La mobilità, cosa seria e malridotta, l'hanno appaltata in cinese, tutti in bicicletta. Mi fermo. Gerarchizzazione del traffico, flussi, servizi, merci, fino ad arrivare ai tre segmenti importanti del turismo: ricettivo, commercio e spiaggia? Nel primo caso potremmo scoprire che tantissime strutture sono in affitto a soggetti che con Rimini, intesa come origine, ma soprattutto cultura, non c'azzeccano niente. Anche la nostra eccellenza gestionale finirà come i negozi...bengalesi. La spiaggia viste le prerogative, storicamente favorevoli, è ancora in mano ai riminesi. Tralascio le solite manfrine e la corsa inspiegabile all'adulazione di una delle categorie meno numerose, tutto è fermo agli anni 60, la cartolina dell'immobilismo speculativo. Strutture inventate, non per tutti, come i chiringuitos, trasformati con la benedizione sindacale, in bar e ristoranti..invisibili. Più facile multare, per un cestino della carta, il commerciante. Se lo fai chiudere ti ringrazia.  Questa è Rimini.. Dottor Barboni!! La tua richiesta di rinnovo delle concessioni demaniali per (altri) dieci anni non è opera originale. Prima di te ci hanno provato tutti. Volete diventare una credibile alternativa solo perchè affermate di essere nuovi? Vi comportate come gli antichi democristiani ed avvallate le peggiori scelte politiche di questi anni. Passata la sbornia i cittadini vorranno vedervi in faccia. Presentate la..Taverna?

PS Per avere notizie della Sarti a chi devi rivolgerti?