domenica 5 agosto 2018

Emilia..Vola

L'Emilia (turisticamente) "vola", la Riviera così, così, grande performance di Bologna e... Piacenza: così un comunicato stampa diramato dalla Regione, ripreso (anzi "preso" per buono) dall'Ansa che naturalmente non va a verificare una notizia simile da parte di una Istituzione che si pensa non spari cazzate, e ripreso anche dalla stampa locale riminese. Dati di giugno relativi ai primi 6 mesi 2018, elaborati da tale "Trademark" per conto dell'Osservatorio turistico regionale di Unioncamere, mai sentito prima d'ora limite mio, e "certificati" ma pensate un po' dall'Istat con timbro e tutto. Così almeno secondo la stampa locale che riprende questo comunicato invero quasi sussurrato e di poco successo e non è difficile capire perché una simile... "notiziona " che l'Emilia volerebbe turisticamente non sia finita in apertura di tg od in prima pagina sul Corriere. A parte il fatto che di questo studio non v'è traccia, né sul sito Istat, né su quello Unioncamere, né su quello Trademark: dunque? Se non è dovere dell`Ansa verificare una notizia di carattere statistico ed approfondirla lo sarebbe invece dei giornali cartacei e digitali che la pubblicano invece di riportarla come velina. Allora lasciando perdere per ora la Fonte originale di questo studio io chiedo avete mai sentito nella vostra vita affermare cose tipo... "stacco la spina, mi faccio due settimane a Piacenza aaah che belessa"? Oppure: "quest'anno ad agosto andiamo 15 giorni a Bologna"!!? Ora io non so come siano stati ottenuti questi dati e possono anche essere corretti, metti che scorso anno a Piacenza sono andate in vacanza primi sei mesi 2017 metti 10 persone quest'anno 11, fa +10% etc. Ma se c'è una regione italiana che non si sia portati ad associare al turismo (Romagna esclusa) questa regione è l'Emilia. Che sarà pure sviluppata, ricca etc. ma è quanto di più lontano si possa immaginare per due settimane di vacanza. Su questo penso si possa convenire. Meno del Trentino, meno della Puglia, meno della Sardegna ovviamente ma meno dello stesso Piemonte con le sue montagne e meno della Calabria col suo mare, meno del Lazio con l'Urbe visitata da milioni di persone, meno della Toscana che ha Arte, Mare, Paesaggio, Agriturismo etc. Dunque staccata dalla Romagna, l'Emilia, regione interessante sotto mille profili, turisticamente metti l`Appennino metti le Terme, vale zero virgola, rispetto quasi a qualsiasi altro luogo del Belpaese. Un bolognese che va a sciare a Sestola o una scolaresca che viene due giorni al nord e si ferma una mezza giornata a Bologna perché il prof di Diritto si è laureato lì possiamo forse considerarlo turismo? E movimenti turistici o escursionistici intra-regionali dovrebbero interessare la Regione? Evidentemente no. Un Modenese che ha la II casa sull'Appennino e ci va a dicembre e agosto contribuisce alla dimensione turistica? Un americano, uno, che sbarca al Marconi e per ragioni logistiche trascorre una notte a Bologna è turismo? Eppure ostinatamente si continua a mettere la Riviera che ha natura eminentemente turistica ora come 50 come 100 come 150 anni fa, sullo stesso piano dell"Emilia, da parte dell'Assessore e per esempio si inventano espressioni vuote come "food valley" o "motor valley" che turisticamente valgono zero! Già la Destinazione Romagna denominazione inutilmente artificiosa è una forzatura in quanto la costa, il mare, la spiaggia, sono una cosa con tutt'altri numeri, rispetto all'entroterra che vale come il lungomare... fra via Pascoli e via Lagomaggio. Ma certo che l'interno ha un suo appeal, pur non essendo il Chianti, rafforzato dal fatto di essere in prossimità di un luogo che fa grandi numeri, ha gradimento e prospettive ma è ben lungi turisticamente dalla costa, la quale si potrebbe dire "completa". La Riviera anche se può sembrare indietro rispetto ad altre località, ha una dimensione turistica europea almeno pur in un mercato oggi molto competitivo etc., e non è paragonabile né all'interno che ne è il complemento ma tanto meno all'Emilia, regione stupenda per molti aspetti ma NON-TURISTICA per antonomasia; devi andare a prenderli uno a uno gli americani per il "tour dell'ipercolesterolemia nel modenese", o no? E lo fanno quasi! Sarebbe più facile cercare di vocare al turismo Porto Marghera eppure si continua questa linea, cambia l'assessore, ma il compito è lo stesso: far diventare turistica l'Emilia e mettere in atto la mistificazione di collocarci nello stesso mazzo di 1) il nostro pur delizioso entroterra; 2) la Romagna che è la nostra casa ma evidentemente non è solo costa l'amena Forlimpopoli non fa turismo; 3) e con l'Emilia infine; e ciò con mille iniziative, strutture e sottostrutture, immenso spreco di danaro etc.; attività che poi generano comunicati-fake come quello riportato in apertura. Quando nella sola provincia di Rimini, con il Nord Italia e una parte d'Europa che si riversano qui, le presenze valgono come 10 anni di tutto il resto. Queste mistificazioni di fatti che sono sotto gli occhi di tutti non sono più tollerabili pur con alcune ovvie difficoltà la Riviera è un'oliata, tradizionale, storica macchina turistica, ed è come dire Costa Azzurra, Baleari etc. l'Emilia sarà straordinaria e per carità ma non-è turistica. non c'è la coda in entrata a Ferragosto a Bologna o Modena! Aggiungo infine pur avendo ogni località la sua dimensione e il suo target etc. che comunque l'imprenditoria turistica romagnola ha mille difetti ma è esperta, viaggia, è informata e aggiornata, e anche l'ultimo bagnino (non v'allargate però) è un professionista del turismo ed è difficile oggi trovare altrove nel mondo globalizzato qualcosa, una moda, una novità, che non trovi anche in Riviera.
 FintoPesce