martedì 28 agosto 2018

Un Fallimento

Come, ma non solo, Membro dell'Aimblessruot ossia dell'Associazione italiana mobilità lenta e sostenibile su ruote, mi corre l'obbligo di smentire in maniera assoluta, netta, decisa, tranchant, perentoria la collega responsabile biciclette del Comune di Rimini, Frisoni Rosalba dell'assesssorato competente in materia di mobilità urbana, quando ella come ha fatto a uno che le domandava e poi lo ha scritto su un sito, ha affermato che il servizio Obike è stato un successo. Si tratta per chi legge e non sa di quelle bici grigio gialle, presenti in numero di 2300 sul territorio comunale da giugno circa, per opera di un privato che ha lanciato questa iniziativa su scala mondiale, dal sud est asiatico in tante città, fra cui Rimini che ha aderito grazie anche all'assessorato dell'esecutivo PD del Comune. Allora cerco un po' di spiegare la cosa come già i colleghi prima di me hanno fatto su queste pagine. Alcuni punti fermi. Obike ha presentato domanda di fallimento a Singapore, limitatamente a Singapore, pochi giorni dopo o forse contemporaneamente allo sbarco dell'iniziativa a Rimini, per problemi con la municipalità locale legati alle sue bici sparse dappertutto e altri problemi probabilmente di non redditività della cosa, causa sottoutilizzo. In altre città come Melbourne la stessa Obike ha cessato il servizio, in tante città europee, di questo genere di iniziative, dopo averle provate oggi, come si dice, non vogliono nemmeno sentire la puzza. Quasi tutte le imprese che hanno tentato questa cosa del "free floating", quasi tutte o tutte asiatiche, hanno fallito, o stanno fallendo, questo è noto da tempo. A tal proposito in finanza, visto che i numeri sono notevoli si è parlato do "bolla" del bike sharing a pagamento, tutti lo sapevano solo la Frisoni resposasibile biciclette e mobilità del Comune NON era al corrente colpevolmente per me. Questa cosa a Rimini è stata un flop, l'unico successo è sul piano meramente... visivo, estetico, di Propaganda: mostrare una città piena di bici, dove tutti si muovono in bici. In realtà queste bici sono state 100 volte sottoutilizzate perché se 2300 bici hanno fatto 110.000 km in 90 giorni, significa che ognuna di esse ha percorso mediamente 500 mt circa in tutta l'estate, come dire arrivare da casa al bar e ritorno, una volta in un'estate, una cosa che puoi fare con le tue gambine, se posso rivolgermi a te Rosalba, senza avere sul territorio l'aggravio di 2300 biciclette sparse ovunque, e gratuitamente senza scaricare app, pagare con carta di credito, sbloccare, bloccare, parcheggiare, aggiustare la sella etc. Pertanto UN FLOP TOTALE. Quindi la signora R. Frisoni è due volte colpevole diciamo così: di non essersi informata che questa cosa è finita come diciamo noi tecnici della mobilità lenta "a schifìo" OVUNQUE NEL MONDO e di fare disinformazione "di regime" affermando cosa non vera, ossia che sia stata una iniziativa ottima. E del resto chiunque ha visto che queste bici così graziose a vedersi erano tutte ferme per una che marciava con un utente ne vedevi 20 parcheggiare peraltro nei posti e nei modi più strani; da quello si capiva che era una iniziativa flop. E la sig.ra Frisoni che mi risulta non so se sia vero, la do come notizia da verificare, gira con un fiammante suv rosso, di una nota marca tedesca del lusso ,continua a perorare la causa di mandarci tutti in bici. Faccio notare infine che la velostazione voluta dalla Rosalba e costata 150mla euruzzi (ma che rimine di proprietà delle ferrovie) di ristrutturazione, spese nostre contribuenti, va a ramengo con l'erba alta un metro ed il guano dei piccioni ed i clochard la usano coma latrina, ed è ancora chiusa dopo 1 anno e passa dall'inaugurazione. Faccio notare che siamo primi in Italia per investimento su strade di ciclisti come Provincia, faccio notare che siamo primi in Italia per aumento di investimento di motociclisti. Quindi come direbbbe mia "nipote": oh, ma di cosa stiamo parlando Zobby!?
 In foto vedesi la Sig,ra Frisoni che spiega il successo, suo dire, dell'iniziativa a uno di un sito web. 
Zobeta