sabato 25 agosto 2018

Il Paese delle (Mezze) Verità

Il Morandi di Genova ha permesso di toccare con mano le mezze verità del nostro Paese. Siamo partiti da un ponte dichiarato "sicurissimo" da tutti e solo una immane tragedia costringerà (forse) l'emersione di una mezza verità. I nuovi centurioni danno la colpa ai concessionari, con una risposta immediata (nazionalizzazione) e consegna della gestione all'Anas. Un ente che andava chiuso 30 anni fa, nato sull'ipotesi del presidio del territorio ed una organizzazione aziendale tipica dei primi del novecento. Stradini, chiamati cantonieri, chiudevano le buche con un carrettino, diventato ape piaggio, il resto è perfino peggio. Non a caso, già negli anni 60, si pensava di consegnare i lavori autostradali e relativa gestione all'Iri. Soffiava il vento del meno stato più mercato. Un peccato non conoscere gli atavici difetti del paese dove vivi. Il mercato da noi si tramuta in lobby, sia sulle strade che sulla spiaggia. L'altra mezza verità è confermata dai contratti di concessione..secretati. La verità è che questo sistema andava bene al concessionario che faceva quello che voleva, comprese le tariffe, mentre i boiardi di stato prendevano e prendono stipendi milionari, senza nessuna responsabilità. La politica, tutta, con l'eccezione meritevole dei grillini, riceve "apprezzamenti". I media invece solo sostegni promozionali. Hanno la bava autostradale alla bocca. se viene meno quel gettito..chiudono. La mezza verità sarebbe la foto del passato. Il presente è composto da concessionari che, in assenza di sentenze passate in giudicato, sembrano disattendere i contratti. Ho l'impressione che la revoca o decadenza, siano atti di guerra popolare, difficilmente vittoriosa. Interpretano il sentimento dei cittadini. Dopo il 2005, anno dell'approvazione della Direttiva Bolkestein. ogni azione di rinnovo e/o prolungamento dei contratti, doveva essere dichiarata nulla, in assenza delle gare previste. La Direttiva ha piena efficacia nel nostro paese, ribadita dalla Corte Europea, su richiesta dei magistrati italiani, che hanno abbondantemente sentenziato. Nel Paese delle Mezze Verità, la..verità è che nessun partito sovranista o dipendente, ci sente dall'orecchio dei bagnini, come fossero anche i padroni del Parlamento. Mettere tutti i cittadini sullo stesso piano di partenza sembra una offesa, si chiamino Benetton o Mussoni. Lasciate stare le nazionalizzazioni, giocate al mercato libero, onorato attraverso specchiati bandi. I partecipanti devono essere messi in condizioni paritarie sulla linea di partenza. Toscani faccia i disegnini con Ermeti. Creiamo il Centro Unico degli Appalti. Avete detto, con una benevola approssimazione, che ogni anno ci sono 70 miliardi che vengono spartiti, grazie alle mezze verità. Acque minerali, giochi d'azzardo, telefonia, reti, servizi pubblici, spiaggia. E arrivata la bufera anche sulla sabbia delle mezze verità. Al cospetto di un affare secolare da 20 miliardi (fatturati) abbiamo una riscossione di 100 milioni per i canoni demaniali. Non ce la fanno ad accendere la luce.