domenica 19 luglio 2020

Affari del Pd

Renzi entra negli affari del PD criticando Bonaccini che suo dire e per sentimento diffuso "correrebbe" per la segreteria del Partito. Come già scritto il protagonismo dei presidenti delle giunte regionali è cosa recente e si fonda 1) su Covid-19 che ha garantito loro max visibilità; 2) sulla debolezza del premier Conte. La regione ER ha dato già in mezzo secolo almeno un leader PD (Bersani) e un personaggio che ha fondato un partito (Boselli), nonché personaggi minori ma nazionali, quindi la cosa sembrerebbe naturale anche tralasciando le questioni citate. Da aggiungere che Bonaccini è considerato colui che ha "salvato" il PD nonché la Regione con la vittoria alle ultime regionali. Una vittoria tuttavia che non è solo e tutta farina del suo sacco: per sconfiggere un candidato agguerrito ma tutto sommato debole su cui egli ha vinto ma non di tanto in una Regione che aveva l'80% dei consensi "rossi" anni passati. Un apparato notevolissimo si è mosso alle spalle di Bonaccini perché la Regione di riferimento non passasse in mani avverse e diverse scombinando la liaison fra Regione, mondo cooperativo, partito democratico etc., la stessa Europa si è mossa con il Presidente dell'europarlamento l'ex mezzobusto RAI Sassoli che è venuto qua a fare campagna per Bonaccini. Per non dire della carta stampata, per non dire della TV ove Bonaccini ha avuto una visibilità mediatica che come io avevo preconizzato lo ha consegnato fatalmente ad una ribalta nazionale e ora chissà visto lo scarso carisma di Zingaretti egli "passa all'incasso" se posso usare un'analogia un po' come quel giocatore campione di A che aveva il sogno nel cassetto di fare almeno una sostituzione in Coppa del Mondo nella Nazionale di calcio: Un uomo e il suo sogno, diciamo: diventare leader del PD seguendo le orme di Bersani. Ma non v'è chi non veda l'abisso, e mi scuserà il Presidente, l'abisso che c'è fra tutti i precedenti segretari di Partito del PCI-PDS-DS-PD ed egli stesso. Da Berlinguer a Bersani passando per D'Alema c'è un gap di spessore intellettuale, di profondità di pensiero, di carisma con l'attuale Presidente della Giunta ER. Sebbene una chance non la si neghi a nessuno, peraltro per me Bonaccini è stato già testato e visto in TV, a Roma, da personaggi che decidono talora "per" il PD: se egli avesse avuto una statura nazionale sarebbe già stato cooptato da tempo e non avrebbe necessità di autocandidarsi, com'è stato cooptato avendo grande carisma e diciamo "raffinatezza e profondità" di pensiero Bersani. In ragione di ciò io ritengo che giammai Bonaccini possa diventare segretario del PD sarebbe finire ancora più in basso di Zingaretti: Bonaccini ha già fatto il pieno come carriera partendo da consigliere comunale di un piccolo comune emiliano passando per l'intera vita da una poltrona all'altra ed esitando in Regione: la politica gli ha dato tanto gli ha dato tutto difficile che si spinga oltre anche se personalmente non considerandolo bion amministratore ma solo persona capace di vendere se e la Regione molto bene, come tale togliercelo di torno non mi dispiacerebbe. 
 Milo Nemo Pascale