lunedì 20 luglio 2020

Fratelli D'Italia

L'Italia s'è desta? La propaganda piddina ha nauseato, mostrando Salvini come un rozzo, maleducato, ignorante leader del maggiore partito italiano. Pensano di usare lo stesso trattamento con la Meloni dei Fratelli D'Italia. Le motivazioni della stampa democratica non sono dissimili da quelle usate contro il Truce. Hanno capito che il centrodestra vince con ogni modalità di voto e forse in tutte le regioni. Sembra che perfino Mattarella sia in leggera agitazione. Le notizie che arrivano da Casalino non sono confortanti per un governo di fuggiti da casa e piattaforma. Le immagini di Giuseppi, reduce dalle notti di sballo per debiti ed accuse, sono da copertina. Perfino il ciuffo, sempre curato ed annerito, era distrutto. La camicia bianca d'ordinanza casalina era sgualcita come avesse fatto wrestling frugale. Fratelli d’Italia è un partito noioso, dice sempre le stesse cose. La frase non è di un rivale politico di Giorgia Meloni: è di Guido Crosetto, che Fratelli d’Italia l’ha fondato con la stessa Meloni e Ignazio La Russa. Avete capito, votate Zingaretti il migliore showmen in circolazione. Molto attento nella compravendita di palazzi. Fanno più notizia però 3 commercialisti "legati" alla Lega. Il termine dice tutto e niente, a seconda del procuratore indagante. Dei venezuelani intesi come sacchi di soldi a cinque stelle, non si sente più parlare. Caro Palamara per avere una giustizia finalmente serena e magari uguale per quasi tutti, tocca a te..parlare. Per non intralciare il brillante cammino di questo governo pieno di Bonafede, Azzolina e seguaci di Toninelli, la deposizione del boss di Anm viene rimandata a... FdI alle politiche di marzo 2018 ottenne poco più del 4%; a maggio 2019, alle europee, il 6,5. Oggi, secondo diversi istituti di sondaggi, i consensi sono almeno raddoppiati, intorno al 15%, ma per adesso si tratta di una crescita solo su carta che ha bisogno della conferma delle urne. Non basta, esiste il bisogno di un partito della destra con visioni più ampie, da partito popolare e liberale. Non più sdoganati eredi del fascismo ma espressione di una motivata alternativa al soffocante regime, definito democratico. In questa fragile alleanza tra le forze più rappresentative, esiste un canale naturale che permette di mantenere il totale fluttuando voti e consensi da una parte all'altra. Per i radical chic di Repubblica venduta da De Benedetti per fondare un altro giornale alla Travaglio, la cosa è inconcepibile. Loro sono cultura e verità, cinema e teatro, università e giustizia, pale eoliche e goletta verde, garantiti pubblici e smart working. Un'enorme  serbatoio che eroga denaro pubblico. Caso a parte sono i residui del Banana. Anche a Rimini l'emorragia ha fatto il vuoto attorno a Forza Italia. Regge la scena grazie a reti e stampa, più numerose degli elettori. Il suo antico gioco in mezzo al guado, lo premia e condona dei presunti peccati mortali. L'elettore non è poi così stupido come credono al Nazareno. La controprova è Gnassi: ha più rivali nel Pd che (apparentemente) a Viserba abbellita e pedonalizzata. I turisti arriveranno a frotte per i negozi di kebab.