sabato 18 luglio 2020

I Derelitti

Il segretario dem ha scelto Giuseppi e Casalino. Si affida in tutto e per tutto al presidente del Consiglio, collocando i resti di un partito, senza i lavoratori, regalati a Salvini, in una posizione di inferiorità rispetto ai derelitti grillini. Per mantenere in piedi governo e stipendi sono disposti a tutto. Rimane una situazione prettamente  italiana, permessa dal proporzionale. I presunti governanti vogliono mantenere lo status quo. ll silenzio del Colle è talmente frequente da apparire scontato. Hanno capito che l'unica soluzione è quella di sopravvivere. La Merkel ha scelto la sponda vincente, rimane lo spento maschione francese che grazie al "comunicatore" di Giuseppi sembra più affettuoso con noi. Ci stanno mandando grillinamente ma giustamente, a fanculo. L'olandese frugale ha letto il Decreto Rilancio, sta ancora imprecando. Eppure la nostra informazione lo paragona a Pinocchio. E' uscito dai radar Benigni. Burioni lo ha sostituito benissimo. Sono stato avversario fin dalla nascita del Pd. Strana, impura, informe coalizione di potere. Tutte le cose che nascono da Prodi sono pericolose. Solo lui guadagna, è ancora in giro come probabile Presidente gorgogliante. Le sardine diventeranno corazzieri. L'infelice incapacità di Zingaretti, da tutti riconosciuta, scelta per l'impossibilità di incoronare il fratello, conduce il partito nelle mani di Giuseppi. Un piano studiato in altre sedi. Il fine è la protezione di questa coalizione, nata per voleri europei, oggi però sbiaditi. Da Bruxelles l'avvocatuccio deve portare qualcosa. Solo prestiti e vigilanza. La stampa è in attesa, la moltiplicazione dei Recovery è compito di Travaglio. Un altro che perderà giornale e movimento. Si riciclerà come ha sempre fatto. Non sbaglia mai. Sembra Gnassi.
PS Avrete notato che quando si fa nera per il governo, Repubblica e Fatto iniziano a parlare dei soldi alla Lega? La pista porta sempre in Russia. Del Venezuela non si sa  niente.