giovedì 16 luglio 2020

Il Triangolone della Fuffa

Gnassi ha chiamato a raccolta gli ex concessionari demaniali del Triangolone, promettendo una proroga e la revisione dei canoni pertinenziali. Lo stile è quello (riuscito) con i bagnini, senza citare però dove, come e quando possa avvenire. Bufala da lungomare. La penultima è stata l'accusa ai controllori del bilancio statale di avere affossato l'emendamento voluto da tutte le forze sotto l'ombrellone. Eccetto Calenda, è piccolo, basta un ombrello. Non hanno spiegato che i tecnici, verificando la legittimità degli atti parlamentari, devono combaciare entrate e uscite, Lo volevano mascherare come incidente di percorso. Croatti ci aveva creduto. Falsità contabile. Il resto è amenità da Carlino, quello che vede nel centrodestra crepe da Metromare. Invitate il giornalista ciclomunito, vostro salvatore, alle riunioni. Gnassi, sempre più vicino alla fine del mandato, sta subendo un attacco dal suo partito. Non a caso Melucci, dalle pagine di Chiamami Città, il blog, a servizio di fornitori, fiancheggiatori e donatori, ha definito il Triangolone, fonte di confusione e casini. La storia presenta tre aspetti interessanti. Parlo ai lettori non ai difensori della legge: a) Il Sindaco ha fatto fuoco, fiamme e feste per diventare il padrone del Triangolone, accettando di pagare quasi 600.000 annui per l'eternità b) Ha firmato una clausola nel contratto con lo Stato, per cui entro marzo 2020, l'intera area sarebbe stata riqualificata sulla falsa (vero) riga del progetto presentato c) Ha invece fatto firmare agli ex imprenditori, per poter avere la concessione nell'anno in corso (2020), una clausola per cui il 31.12.2020 avrebbero dovuto smontare baracca, burattini ed andarsene. Di fronte ad uno scenario simile i due giornali di cortile sarebbero usciti con titoli giganteschi, come quelli sulla ..prescrizione augurata. L'uomo forte del posso, voglio e comando, ha toccato, sul porto, l'apice della politica di annunci con arroganza. Il Triangolone finirà nelle centinaia di progetti Non Fatti o Malfatti. L'ennesimo buco nero in una città gruvierata. Nessuna società o privato sarebbe disposta ad investire con il pagamento di un affitto pari a 600 mila euro. Non può fare un altro Pacco del Mare. Il grande intervento finito in un marciapiede (carissimo) a carico della comunità pagante. Termino con un omaggio al Maestro Morricone: sottofondo musicale, immaginate un duello sul lungomare con il "biondo" che sussurra al "cattivo": sei solo uno che corre sulla spiaggia.