Ormai siamo all’epilogo. A palazzo Garampi già si stanno preparando i bauli e gli scatoloni in vista del
trapasso politico di Niassi XIV LO SPLENDENTE a miglior vita, politicamente intesa.
Zio Melucci giocherà tutte le carte che ha in mano per piazzare sul trono del Cremlino riminese la sua
pulzella preferita, la Emma (con la nipote delle ciclabili di rinforzo), mentre il Tonino (Bernabè), già
presidente di Romagna Acque, farà da cavalier servente come succedeva nelle farse da operetta.
Nell’attesa, come facevano una volta i Papi quando se la vedevano brutta, il nostro Principe si sta
organizzando, dando le ultime pennellate di vernice, per ritirarsi Trans Tiberim nel suo amato Borgo e lì
trincerarsi in attesa degli eventi, attorniato dalle fedelissime Genti del Borgo. Dove, nonostante gli avvertimenti del Supremo Comitato Tecnico Scientifico, è tutto uno sfavillio di
luci e di colori, con o senza mascherine ed il distanziamento sociale a… dipende. Il ponte è stato
finalmente chiuso, la passerella è adeguatamente ancorata, gli scavi alla porta Galliana procedono, la Rocca
dialoga col teatro e sussurra all’erba del prato e ai marmi di Paesani. Il parcheggione del Borgo è unico nel
suo genere, bello e illuminato, lindo e pulito come non mai, pieno di monopattini e… di macchine ….
Macchine? Ma il Princeps non aveva detto che le macchine dovevano essere abolite?
Lì lo spritz scorre a fiumi, come pure la nuda e cruda piada con i sardoni, che si dice abbiamo proprietà anti
contagio.
Insomma ci si prepara all’assalto della Notte Rosa, ben consapevoli che la protezione di S. Giuliano e di
Josef Stalin impediranno al Covid di oltrepassare il Ponte.
In Centro e a Marina, invece, sarà pianto e stridore di denti in quanto lo Stato di Emergenza la dice lunga
sulla pericolosità del momento e in tali luoghi i pizzardoni di Jamil saranno severi ed implacabili.
Se non basteranno i due protettori, Capitan Zio Uncino si inventerà qualche Campanellino per i soliti
“becconi” e spargerà la polverina magica che aiuterà ancora di più il Borgo a prosperare e favorirà i soliti a
salire le scale dell’Arengo.
Don Camillo
Don Camillo