venerdì 24 luglio 2020

Il Centro Deserto

Quel birbaciòn de Gnassi (il sindaco di Rimini) spara gli ultimi colpi a meno 10 mesi dal termine del suo II mandato annientando totalmente il Centro Storico come luogo di commercio, servizi, come riferimento della città e della comunità. Residuano... "cluster" di vitalità in zone limitrofe al Borgo San Giuliano che egli ha messo in cima alle sue attenzioni, in zona Stazione ff.ss per ovvie ragioni, in zona Rudere-Maniero-Malatesti (progettato da Anonimo un casino di tempo fa sulla falsariga delle opere del ben più dotato Filippo Brunelleschi) per la curiosità dei villani che ivi giungono dal forese e che stupisci con due luci led e qualche metro quadro di marmo trani griffato Pesaresi (ditta che ha eseguito i lavori) e ovviamente il solito prato inglese da pisciarci il cane. Tutto il resto è deserto e spettrale, un pianto di strade deserte e vetrine chiuse... "ci siamo trasferiti a...", "CHIUSO", "Chiuso per cessata attività", "affittasi" etc. etc. etc. Cose scritte su queste pagine più volte ma ora l'addetta… ai giri di vite ossia assessore alla mobilità ha annunciato che farà una ciclabile anche su XX Settembre, strada già incasinata ed ex accesso al centro prima che per involontariamente (!!) favorire il Centro Commerciale "Le Befane" una manina eliminasse i due enormi parcheggi al lato dell'Arco di Augusto senza farne di sostituivi sotterranei COME USA OVUNQUE, salvo a Rimini. La strada citata sarà ridotta a un budello intasato di traffico che sarà solo la prova generale della sua pedonalizzazione e dopo sarà Scacco al Re: ogni accesso alla città sarà chiuso, le auto potranno solo girarci attorno e alla larga e NON potranno fermarsi perché parcheggi sono troppo lontani e a pagamento mentre in un ben noto ALTROVE sono a pochi metri dall’ingresso e gratuiti. L'Addetta ai Giri di Vite e pasionaria del "green", che si sposta su un monopattino come Paperetta ye-ye, così dicono, forte anche del fatto che l'agognato europrestito sarà vincolato anche alla transizione verso il digitale e il green (di cui chissà chissà approfitterà la lobby eolica) trascorre le sue giornate sulle mappe cittadine per vedere dove può fare una ciclabile ed eliminare un parcheggio quasi la città fosse popolata da cittadini clone età 20-45, professionisti, sportivi, benestanti, con abitazione nella prima periferia e non fosse invece una miriade di tipologie 0-100yo che il centro storico se lo scorderà e se lo è già scordato. Vani la flebile e poco convinta voce di Giann'Indino, gli accorati appelli per salvare il salvabile del Presidente di Federmoda o voci contro come quelle espresse in questo blog: un lavoro (forse) doveva essere portato a termine e così è stato! 
 MA